Lettera aperta al Ministro della salute Speranza

“E’ la scienza a darci le indicazioni che bisogna seguire e che riconoscono la funzione storica dei #vaccini. E vedete in queste ore”

Così ieri il Ministro Speranza si esprimeva alla stampa sulla situazione #coronavirus Mentre gli esperti continuano a ripetere di non creare allarmismi e che il virus è meno pericoloso di altri già incontrati in passato , assistiamo invece all’ennesimo spot sui vaccini da chi dovrebbe preoccuparsi di tutti i problemi della sanità pubblica. E così, mentre le case farmaceutiche registrano guadagni record in borsa solamente per avere iniziato la ricerca al vaccino, il Ministro dimentica che negli ospedali italiani ogni anno muoiono 49.000 persone per infezioni ospedaliere e che nella nostra Regione sono morte 49 persone per il batterio New Dehli nel silenzio generale suo e della politica italiana. Infezioni e batteri per il quale non esiste cura e che quindi, evidentemente, non interessano a nessuno perchè per diminiuirli servirebbero risorse e potenziamenti della sanità pubblica ingenti.

Non possiamo inoltre tacere in riferimento a un’altra dichiarazione del Ministro:

“Se ne parla di meno e credo sia un bene, perché in Italia se ne è parlato in maniera impropria. I vaccini sono stati una clava usata nello scontro politico”

Questa frase andrebbe rivolta prima di tutto ai partiti che sostengono la sua maggioranza: il PD, che dopo aver approvato nel 2017 il decreto #Lorenzin, ha tappezzato le città con manifesti elettorali con la scritta “Scegli la scienza, scegli il PD” mentre l’allora forza politica contrapposta, il Movimento 5 stelle, dichiarò espressamente di essere contraria a quella legge e dai banchi della Camera dei Deputati l’Onorevole Giulia Grillo gridava nel 2017 “La politica faccia la politica e la scienza faccia la scienza!”. Eh si Caro Ministro, perché la decisione di imporre obblighi vaccinali è una scelta politica e non certo scientifica. Tagliare i fondi alla sanità pubblica creando liste di attesa interminabili, corsie vuote di medici e infermieri come stiamo assistendo in questi anni in Toscana, ad esempio, è una scelta politica e non certo sostenuta dalla componente scientifica.

Chi ha usato i vaccini nello scontro politico per cui, caro Ministro,sono proprio quei partiti che le permettono di parlare a nome di Ministro della Repubblica italiana e sono proprio quei partiti che oggi stanno in silenzio sull’argomento perché hanno ottenuto lo scopo che si erano prefissati: occupare le poltrone del Parlamento Italiano.

I tempi e i modi della comunicazione su questo argomento li decide proprio la politica: si usa l’argomento vaccini per creare divisioni nel Paese, si demonizza chi pone dubbi sulla pratica vaccinale (così come prevista oggi dal piano nazionale di prevenzione vaccinale) per giustificare provvedimenti coercitivi che stridono con il princio del consenso informato e della legge 219/2017 che stabilisce bene i ruoli fra medico e paziente, fra cure che la medicina offre e rispetto delle decisioni dei pazienti. Sui vaccini invece assistiamo continuamente a spot a senso unico, insistendo sul falso concetto fra salute pubblica e copertura vaccinale. La salute di una popolazione non si può misurare con un numero percentuale, si raggiunge con uno stile di vita sano, con alimentazione corretta, educando le persone a rispettare il proprio corpo e i tempi per guarire da una malattia. I vaccini sono solo uno degli strumenti di sanità pubblica, non l’unico. Forse però questo costerebbe troppo, come ricorda la Federazione italiana di medicina generale, infatti, quest’anno c’è stato un aumento del 15-20% della vaccinazione antinfluenzale rispetto all’anno scorso perchè:

“Le mamme, in particolare, le ho viste molto convinte di vaccinare anche i propri figli, perché sono sempre più madri lavoratrici, spesso a partita Iva, che vogliono ridurre al minimo le assenze dal lavoro”

“Le mamme, in particolare, le ho viste molto convinte di vaccinare anche i propri figli, perché sono sempre più madri lavoratrici, spesso a partita Iva, che vogliono ridurre al minimo le assenze dal lavoro”

Questo sarebbe il ruolo della politica: permettere alle persone di conciliare il tempo del lavoro con il tempo della famiglia. Permettere a un lavoratore di avere tutele per dare il giusto tempo di guarigione al proprio figlio, questo sarebbe l’obiettivo di un paese che si dovrebbe ritenere civile.

E così anche Lei soffia sulla paura, approfittando di un nuovo virus per un bello spot ai vaccini. Eppure ci avevano spiegato che l’obbligo vaccinale era servito per “tutelare la salute pubblica” , escludere bambini SANI dalle scuole sarebbe servito a evitare pericoli di epidemie nelle scuole italiane come se le 10 malattie per cui è previsto l’obbligo vaccinale fossero l’unico pericolo per i bambini che le frequentano.

Sono passati 3 anni dall’approvazione della legge 119, da quel giorno sono cambiati ministri della salute, ministri dell’istruzione, presidenti del Consiglio e parlamentari ma l’unica cosa che non è cambiata è la profonda sensazione di ingiustizia che viviamo ogni giorno guardando gli occhi innocenti dei bambini che improvvisamente sono stati esclusi dalle loro comunità scolastiche.

Noi siamo ancora qui, più determinati che mai a ricordare in ogni sede e in ogni modo che l’obbligo vaccinale è sbagliato e tutti coloro che non fanno niente per toglierlo sono complici di una discriminazione immotivata, gravissima e inaccettabile.

#libertadiscelta

#consensoinformato

www.clivatoscana.com

https://www.facebook.com/Clivatoscana/

https://twitter.com/clivatoscana

 

https://telegra.ph/Lettera-aperta-al-Ministro-della-salute-Speranza-01-30