Caos coronavirus
Continua la gara fra il Governo e i vari Presidenti delle regioni italiane per alimentare confusione fra i cittadini. Cerchiamo oggi di fare un breve riassunto delle ultime notizie chiedendoci dove sono finiti i proclami della “scienza da seguire per uscire da questa situazione” che ben ricordiamo negli ultimi anni.
TEST SIEROLOGICI
Il Presidente del Veneto Zaia pochi giorni fa ha dichiarato ai giornali di aver avviato il “progetto scientifico per la ricerca molecolare con prova sierologica attraverso il prelievo del sangue se si hanno gli anticorpi e l’immunizzazione al covid-19” . Plauso di giornali e stampa, peccato che nessun giornale abbia segnalato che il Ministero della Salute ha emesso in data 3 Aprile 2020 la circolare n. 11715 che a proposito degli esami sierologici riporta:
“In particolare, i test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, secondo il parere espresso dal CTS, non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS”
Quindi il Ministero della Salute, su indicazione dell’OMS, ritiene utile questo test ai fini epidemiologici ma non affidabile per la positività e quindi “il risultato non è sufficientemente attendibile per una valutazione diagnostica” e, inoltre, “per ragioni di possibile cross-reattività con altri patogeni affini come altri coronavirus umani, il rilevamento degli anticorpi potrebbe non essere specifico della infezione da SARS-coV2”.
Poche settimane fa il Professor Lopalco rispondeva così sull’Huffington Post. “I test sul sangue servono a capire la percentuale di popolazione venuta a contatto col virus”.
Quindi i test sul sangue sono utili a stabilire se è stata raggiunta la soglia dell’immunità di gregge?
“Sì, la famosa immunità di gregge si calcola così”.
Prendiamo quindi atto che una regione sta spendendo soldi pubblici per dei test che non vengono ritenuti utili e affidabili dal Ministero e dall’OMS e che alcuni esperti sui giornali ipotizzano di calcolare la copertura con dei test del sangue che oggi non vengono ritenuti affidabili dal Ministero.
CAOS MASCHERINE
Sulla vicenda “uso della mascherine” protagonista la Regione Lombardia che da oggi, 5 Aprile 2020, con un’ordinanza regionale obbliga tutti i cittadini che escono di casa a indossare una mascherina o, in alternativa, a coprire naso e bocca con sciarpa e foulard
Immediata all’emissione di questa ordinanza il capo della protezione civile, Borrelli, ha dichiarato “Anche ieri ho detto che non uso la mascherina, ma rispetto le regole del distanziamento sociale. La mascherina è importante, se non si rispettano le distanze, per evitare l’infezione da virus” a cui ha fatto eco il Presidente del consiglio superiore di sanità Locatelli “quello della mascherina – ha spiegato Locatelli – è un argomento in cui non esistono evidenze fortissime”.
Insomma anche su questo tema si procede in ordine sparso, con Regioni che prendono provvedimenti non approvati dalle linee guida centrali e internazionali a dimostrazione, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di come non esista un pensiero unico e che ogni misura viene presa più sull’onda dell’emotività che della razionalità.
TAMPONI
Sul tema tamponi abbiamo invece assistito a un balletto di dichiarazioni in queste settimane che riportiamo per dovere di cronaca. A memoria di quando ci ripeteranno, come un mantra, che dobbiamo fidarci “degli esperti”:
Roberto Burioni 18 Marzo 2020: “I tamponi per scoprire il contagio sono inutili”
Fortunato D’Ancona, epidemiologo dell’ISS, 25 Marzo 2020: “un maggior numero di test aiuta a contenere il contagio? «Sì, avendone i mezzi, ma al momento si è data la precedenza al personale medico e sanitario e questo non è affatto un errore, anzi”
In tutto questo valzer di ordinanze, decreti, circolari, interviste l’unica cosa che abbiamo capito è che “bisogna combattere le fake news dei social network”. Noi abbiamo riportato fonti ufficiali e dichiarazioni di alcuni dei principali giornali e siti di informazione italiani, aspettiamo con ansia di capire quali sono le dichiarazioni vere e quali sono fake news da parte di personaggi pubblici di grande influenza, purtroppo per noi, anche nelle decisioni dei politici italiani.
Ci permettiamo solo di segnalare, ancora una volta, che non si è spesa una parola sul rinforzo del sistema immunitario ma, anzi, ci si è precipitati nel ribadire che non ci sono “evidenze scientifiche” su questo argomento. Perché ammettere che un virus che “generalmente ha sintomi lievi in 4 casi su 5” (domanda 21 della FAQ del Ministero della Salute) ha messo in ginocchio un intero paese, creando migliaia di vittime a causa dei tagli indiscriminati alla sanità negli ultimi anni non è consentito.
Solidarietà a tutto il personale medico e infermieristico che ogni giorno combatte questa epidemia nelle corsie degli ospedali e non perde tempo a confondere le persone con provvedimenti e dichiarazioni che si contraddicono ogni giorno o a cercare un like nei social network per costruirsi un po’ di popolarità.
https://telegra.ph/Caos-coronavirus-04-05