LE SCUOLE RIAPRIRANNO!

Partiamo da una certezza: le scuole il 14 Settembre riapriranno regolarmente. Ne siamo certi e proviamo a spiegarvi i principali motivi:

1) DATI SUL VIRUS MANCANTI

Il documento dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute contenente le “indicazioni operative per la gestione di casi e focolai di SARS-COV-2 nelle scuole“riporta:

“non è al momento possibile sviluppare modelli previsionali solidi sull’effetto delle diverse strategie di intervento. Questi modelli potranno essere sviluppati man mano che si acquisirà conoscenza su questi aspetti specifici, derivante dagli studi proposti in questo documento o da studi condotti in altri paesi o raccolte di evidenze scientifiche aggiornate e consensus da parte di istituzioni internazionali” (pagina 3)

“Il DdP effettuerà un’indagine epidemiologica per valutare le azioni di sanità pubblica da intraprendere, tenendo conto della presenza di casi confermati nella scuola o di focolai diCOVID-19 nella comunità.” (pagina 11)

“Valutare la preparazione di un protocollo di indagine modello FFX per i primi focolai identificati nelle scuole a seguito della riapertura da proporre alle regioni per poter realizzare studi volti ad accertare la reale suscettibilità a COVID-19 e la capacità di trasmettere SARS-CoV-2 nelle varie fasce di età nel contesto scolastico e nella comunità.” (pagina 16)

E’ quindi evidente che la riapertura delle scuole servirà a valutare sul campo la reale suscettibilità e la capacità di trasmissione nelle varie fasce d’età di questo virus. Non a caso il documento, che è stato accolto con grande entusiasmo dal Ministro Speranza che lo ha definito “robusto e strutturato” , concede completa carta bianca ai pediatri, ai medici di medicina generale e in generale alle ASL, per poter effettuare indagini epidemiologiche a tappeto eseguendo tamponi a tutti i soggetti della scuola.

I tamponi sono infatti previsti in caso di sintomatologia di “sospetto COVID-19” che si presentano durante l’orario scolastico per un alunno (capitolo 2.1.1) o per un operatore scolastico (capitolo 2.1.3) , analogamente però anche in caso di sintomi che si presentano fuori dall’orario scolastico (capitolo 2.1.2 per gli alunni e 2.1.4 per gli operatori scolastici) il medico può eseguire il tampone molecolare. In caso inoltre di una positività accertata per un alunno/operatore scolastico “il DdP deciderà la strategia più adatta circa eventuali screening al personale scolastico e agli alunni” (capitolo 2.1.1), per cui anche ad un bambino sano potrebbe essere richiesto il tampone in caso di un compagno positivo prima di poter rientrare a scuola. Oltre a questi casi sono previsti tamponi come indagine epidemiologica in caso di “numero elevato di assenze in una classe” (capitolo 2.1.5) anche se non ci sono casi positivi e, come clausola massima, è stata inserita la possibilità “in caso di una aumentata circolazione del virus localmente o di sospetto tale sarà necessario definire trigger di monitoraggio appropriati per attivare azioni di indagine/controllo”. Insomma qualora la curva del contagio salisse le scuole potrebbero essere oggetto di azioni di indagine e controllo a tappeto.

Quindi, riassumendo, il potere assoluto delle ASL di effettuare tamponi permetterà di andare a riempire quei vuoti di conoscenza che l’Istituto superiore di sanità denota su questo virus. Aspettiamoci quindi una riapertura della scuola volta a effettuare questa indagine epidemiologica nei primi mesi dell’anno scolastico.

2) INDAGINE SIEROLOGICA SUL PERSONALE DELLA SCUOLA

Con ordinanza n.17 del 24 Luglio 2020 il Commissario straordinario per l’emergenza Arcuri ha previsto un’indagine sierologica su tutto il personale scolastico. Nell’ordinanza viene previsto l’acquisto di 2 milioni di kit rapidi, è chiaro che senza la riapertura delle scuole non si poteva chiedere al personale della scuola di eseguire questi test necessari all’indagine. Anche in questo caso,quindi, i lavoratori della scuola saranno usati per un’indagine epidemiologica, vero e proprio pallino del “comitato tecnico scientifico” da mesi. Ricordiamo infatti che era già stata prevista una campagna di indagine sierologica massiva ma che ha avuto scarsi risultati: circa la metà dei test sono rimasti inutilizzati per la non adesione delle persone che facevano parte del campione identificato da ISTAT .

Adesso, sfruttando il senso del dovere degli insegnanti e dei collaboratori ATA a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, questa indagine viene ripetuta (spesso da quanto ci risulta anche spacciandola per obbligatoria quando in realtà si tratta di un’indagine assolutamente volontaria per evitare un nuovo flop).

3) APP IMMUNI

Nel documento ISS viene indicato nell’elenco delle “azioni di informazione e comunicazione raccomandate prima dell’inizio dell’anno scolastico” di “promuovere l’uso della App Immuni anche in ambito scolastico” per tutti gli studenti sopra i 14 anni. Per chi non lo sapesse l’app di contact tracing Immuni è stata scaricata fino ad oggi da solo 5 milioni di persone contro un obiettivo dichiarato di almeno 31 milioni. Ammettere i fallimenti sappiamo che è impossibile nella politica, ma quale migliore occasione che riaprire le scuole per piazzare qualche altro milione di download dell’app di contact tracing fra gli studenti italiani? E non importa se in questi mesi abbiamo assistito a falsi allarmi o persone bloccate in casa per la mancata possibilità di fare tamponi una volta ricevuto l’allarme , l’app immuni è strategica secondo “gli esperti”.

Assistiamo a questi giorni a scontri fra Regioni e Governo su aspetti fondamentali come distanza, infrastrutture e personale eppure, con l’assoluta incertezza di come riapriranno le scuole, nel documento viene ben specificato di far scaricare già l’app immuni agli studenti. Anche in questo caso: come avrebbero potuto chiedere agli studenti di scaricare l’app senza promettere di riaprire le scuole a Settembre?

4) ELEZIONI REGIONALI 2020

A Settembre sappiamo bene che ci saranno in molte Regioni italiane le elezioni per nominare i nuovi Presidenti (non entriamo in valutazioni politiche perché non è nostro interesse). Ma non possiamo non sottolineare come siano state stanziate (o promesse, dipende dai punti di vista) assunzioni nel personale della scuola in un numero senza precedenti: il Ministro Azzolina parla di 70.000 assunzioni fra docenti e ATA , non vogliamo entrare nel dettaglio dei tipi di contratto (alcuni saranno solo per un anno ma cancellabili in caso di nuovo lockdown ad esempio) ma impossibile non trovare un legame fra necessità di fare qualcosa di concreto per guadagnare qualche punto percentuale nei sondaggi elettorali per i partiti che sostengono l’attuale governo. Sembra impossibile del resto non notare che dopo anni in cui nelle scuole italiane mancava la carta igienica (e noi genitori sappiamo bene di cosa si parla…) o avevamo soffitti che cadevano a pezzi per politiche decennali con zero investimenti della scuola, improvvisamente ci sia questo cambio di rotta in poche settimane.

In definitiva le assunzioni “a tempo” sembrano necessarie più per spot elettorale che per reale convincimento, anche in questo caso come si sarebbe potuto fare questa azione senza promettere le riaperture delle scuole?

Preparate gli zaini! Siamo sicuri che il 14 Settembre le scuole riapriranno nonostante i balletti a cui assistiamo in questi giorni. Il problema piuttosto è un altro: per quanto tempo rimarranno aperte con questi protocolli? A quanti esami di screening saranno sottoposti i nostri figli e gli operatori scolastici per fornire i dati di cui le autorità sanitarie hanno apertamente detto di aver bisogno? Quale deriva i nostri politici e il comitato tecnico scientifico vogliono far prendere alla scuola? Per noi la scuola è socialità, è crescita, è serenità e non certo sorveglianza sanitaria, pressione psicologica e medicalizzazione.

Rimane poi assurdo a nostro giudizio che non sia stata spesa una parola in mezzo a un fiume di riunioni e ipotesi su come i nostri bambini verranno accolti a scuola. Quali linee guida sull’accoglienza di bambini dopo 6 mesi di assenza dai banchi di scuola? Quali linee guida sull’aiutare i nostri bambini e ragazzi dopo un periodo così prolungato di pedagogia surrogata e lontananza forzata? Con quale emotività i nostri figli vivranno il ritorno a scuola in mezzo a condizioni arbitrariamente imposte senza tener conto in alcun modo dei bisogni pedagogici e sociali dei minori?

Per questo nessuno dovrà accontentarsi di vedere riaperte le scuole fra poche settimane. Sarà necessario difendere il nostro consenso informato e la responsabilità genitoriale, ultimi baluardi di una deriva autoritaria che negli ultimi mesi ha subito un’accelerata pericolosa. Invitiamo tutti i genitori a controllare scrupolosamente le comunicazioni delle scuole sui siti degli istituti o sul registro elettronico, a breve i dirigenti scolastici aggiorneranno i cosiddetti “patti di corresponsabilità” fra scuola e famiglia e sarà fondamentale verificare che errate interpretazioni o voglia di evitare ogni problema legale portino alcuni a inserire postille che limiteranno ancora di più i diritti dei nostri bambini.

Grazie,

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