DOVE SONO I NOVAX?
22 Febbraio 2020: il Covid19 si stava affacciando in Italia e il leader di Italia Viva Matteo Renzi commentò così l’inizio dell’emergenza sanitaria: “Dove sono i novax?”, aggiungendo “Qualche anno fa tutti discutevamo dei no vax, adesso sono scomparsi tutti” [1]
Poche settimane prima il virologo Roberto Burioni commentando i primi casi di infezione espresse il desiderio di “trovare immediatamente un vaccino per vedere gli antivaccinisti implorare la vaccinazione in ginocchio sui ceci” [2]
E l’ossessione di vedere “scomparire i novax” è un pensiero che coinvolge in modo trasversale quasi tutte le forze politiche oltre che i vari influencer da salotto del nostro Paese; lo dimostrano ad esempio le dichiarazioni di Febbraio 2020 dell’ex Ministro della Salute Giulia Grillo in cui, mentre la sanità italiana si dimostrava assolutamente impreparata a gestire un’emergenza, in un’intervista a “Il Messaggero” esultò dicendo “fortunatamente esistono i vaccini e non esistono più i no-vax” [3]
Eppure con l’arrivo in commercio del primo vaccino autorizzato per il Covid19 (Pfizer – Biontech) la politica italiana torna a discutere di un possibile obbligo almeno per alcune categorie professionali a causa della scarsa adesione volontaria secondo i primi riscontri: 20% di adesione nelle RSA di Pavia [4], 1 operatore sanitario su 5 rifiuterebbe il vaccino secondo una stima dell’Ansa di qualche giorno fa [5], molti sindacati delle forze dell’ordine ribadiscono come “la vaccinazione sia una scelta soggettiva” [6] e anche i medici secondo Repubblica vanno “convinti a vaccinarsi” in quanto scettici. [7]
Evidentemente i vari Renzi, Burioni, Grillo e tutti coloro che esultavano e profetizzavano la scomparsa dei novax dimostrano ancora una volta di non avere capito niente sulla questione: nessuno vuole obblighi vaccinali. Non lo volevamo noi genitori per i nostri figli nel 2017 quando il Parlamento in fretta e furia approvava la legge 119, non lo volevano gli insegnanti quando si ipotizzava un obbligo per le stesse vaccinazioni dei bambini, non lo vogliono i medici sulla loro pelle (qualcuno con più coraggio affermandolo pubblicamente, altri meno…) e non lo vuole nessun cittadino che difende il diritto costituzionale dell’autodeterminazione in campo sanitario!
Anche solo il pensare di rendere obbligatorio questo vaccino dimostra ancora una volta il FALLIMENTO della politica italiana, il FALLIMENTO del rapporto di fiducia fra medico e paziente, il FALLIMENTO di tutti i principi cardine della medicina moderna come il consenso informato e la centralità del paziente nelle scelte di cura.
Ed oltretutto ricordiamo che si paventa un obbligo (probabilmente in pieno stile legge 119 con un vero e proprio ricatto per mobilità e possibilità di lavorare) per un vaccino su cui i punti di domanda, nonostante i caroselli dei soliti personaggi in TV da Barbara D’Urso e Mara Venier a fare il lavaggio del cervello ai poveri italiani chiusi in casa senza alcuna utilità, rimangono molti e molto importanti.
Analizzando i dati AIFA delle “caratteristiche del prodotto Comirnaty” (questo il nome del vaccino Pfizer che è già in somministrazione in Italia da pochi giorni”) [8] infatti scopriamo che:
- In modo analogo ad altri vaccini già spacciati per sicuri e somministrati ogni giorno a tutta la popolazione italiana (es. anti meningococco) AIFA ci ricorda che Comirnaty è un “medicinale sottoposto a monitoraggio addizionale. Ciò permetterà la rapida identificazione di nuove informazioni sulla sicurezza”
- “La durata della protezione offerta dal vaccino non è nota; sono tuttora in corso studi clinici volti a stabilirla”, per cui si potrebbe scoprire dopo averlo iniettato a milioni di persone che la protezione potrebbe durare pochi mesi e che comunque “come per tutti i vaccini, la vaccinazione con Comirnaty potrebbe non proteggere tutti coloro che lo ricevono”
- Mancano i dati sull’uso durante la gravidanza (anche se il produttore ci ricorda per fortuna che “gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale”). Come spiegato poco dopo infatti per valutare la tossicità generale è stato fatto uno studio su “ratti che dopo 3 dosi ricevute una volta a settimana hanno mostrato edema ed eritema in sede di iniezione e un incremento di leucociti compatibile con una risposta infiammatoria senza evidenza di danno epatico”
- Tossicità: Non sono stati condotti studi di genotossicità o sul potenziale cancerogeno. Si ritiene che i componenti del vaccino (lipidi e mRNA) non presentino alcun potenziale genotossico.
Quindi qualcuno vorrebbe somministrare questo vaccino in modo OBBLIGATORIO anche in assenza di studi di tossicità o di potenziali effetti cancerogeni su tutta la popolazione solo perché il produttore “ritiene che non presentino potenziale genotossico”.
Ma non è tutto, vogliamo ricordare anche che per l’immissione in commercio la sicurezza del vaccino è stata sperimentata su una popolazione estremamente ridotta, ovvero solo 18.242 persone che hanno ricevuto Comirnaty nella fase 2/3 come ricordato a pagina 7 del documento AIFA.
Quando sapremo se davvero efficacia e sicurezza del prodotto sono reali su una popolazione molto più ampia? Lo dichiara il produttore stesso secondo quanto stabilito dal regolamento 726/2004/CE:
- Luglio 2021: completare la caratterizzazione del principio attivo e del prodotto finito. Confermare il profilo di purezza, garantire un controllo di qualità approfondito e fornire informazioni aggiuntive sul processo di sintesi degli eccipienti ALC-0315 e ALC-0159
Ovvero il produttore specificherà meglio il principio contenuto nel vaccino quando secondo il piano del Governo questo sarà stato già somministrate circa 16 milioni di dosi di questo prodotto [9] - Dicembre 2023: confermare EFFICACIA e SICUREZZA di Comirnaty tramite relazione finale sullo studio clinico randomizzato controllato verso placebo in cieco.
Solo nel 2021 il piano del Governo prevede di somministrare 27 milioni di dosi di questo prodotto, due anni prima del termine previsto per valutare l’effettiva efficacia e sicurezza di questo vaccino.
Intanto nello studio preliminare in un caso fra 1.000 e 10.000 somministrazioni è stata riscontrata “paralisi facciale periferica acuta” In particolare nel documento si fa presente che “in 4 partecipanti nel gruppo trattato con vaccino è stata segnalata paralisi o paresi facciale mentre nessuna nel gruppo con placebo”
E dagli Stati Uniti, dove le vaccinazioni sono iniziate prima che in Italia, sono già numerose le segnalazioni di reazioni anafilattiche fra i primi vaccinati [10] [11] e la notizia di un ospedale che ha sospeso temporaneamente la vaccinazione dopo alcune reazioni osservate in un arco di tempo ristretto [12].
È davvero possibile contestare chi non vuole obbligatoriamente farsi iniettare questo vaccino?
È davvero civile pensare di ricattare persone SANE a doversi vaccinare con questo prodotto per poter continuare ad avere una vita normale?
Cari politici e cari influencer da salotto: nessun vaccino deve essere obbligatorio, lo dicevamo nel 2017 per la falsa epidemia di morbillo che vi ha permesso di introdurre 6 nuove vaccinazioni obbligatorie, lo ribadiamo oggi per il vaccino covid19 sulla cui sicurezza ed efficacia rimangono moltissimi punti interrogativi.
Libertà di scelta! Sempre.
Staff C.Li.Va. Toscana
[1] https://www.giornaledibrescia.it/brescia-e-hinterland/coronavirus-renzi-dove-sono-i-no-vax-1.3461637
[3] https://www.tecnicadellascuola.it/coronavirus-giulia-grillo-ricorda-i-no-vax