VACCINI COVID19 – COSA SUCCEDE ALL’ESTERO?

Mentre in Italia ci apprestiamo ad accogliere l’ennesimo decreto che aumenta le misure restrittive nonostante studi internazionali sostengano che “la chiusura totale non è la migliore arma contro il Covid” e che “la stessa riduzione dei casi di contagio può essere raggiunta attraverso interventi meno restrittivi” (1), i giornali italiani continuano ogni giorno a pubblicizzare il dato dei vaccinati ripetendo come fosse un mantra che solo vaccinandoci potremo tornare alla normalità.

Strano che si debba pubblicizzare un vaccino che qualche professore nei mesi scorsi aveva definito come capace di mettere in ginocchio le resistenze ai vaccini, se fosse davvero così desiderato perché perdere tempo e energie in campagne pubblicitarie e ricerca di testimonial? (2)

Ma vediamo come stanno andando i casi nei Paesi dove la campagna di vaccinazione è decisamente più avanti rispetto a quella italiana. Per far questo abbiamo utilizzato i dati pubblicizzati da AGENAS (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali), sito istituzionale che riporta in un grafico molto esplicativo la percentuale di vaccinati (con 1 o 2 dosi) per ogni 1.000 abitanti di tutti i Paesi dell’Unione Europea (3).

Il primo Paese per numero di vaccinati ogni 1.000 abitanti è Malta, con ben 221.6 dosi ogni 1.000 abitanti (più del doppio della fallimentare organizzazione italiana)

Questo primato di Malta è confermato anche nel tasso di vaccinazioni con due dosi, quello che secondo giornali e politici italiani permetterebbe “il ritorno alla normalità”, con un dato di 7.44/100 abitanti che è quasi triplo rispetto al 2.89 italiano.

E allora ci chiediamo: come sta andando l’andamento dei casi a Malta dopo questa massiccia campagna di vaccinazione? Il grafico sotto è abbastanza chiaro e non lascia spazio a contestazioni: il 6 Marzo 2021 si sono raggiunti 345 casi, il dato più alto da quando è iniziata la pandemia, un dato 7 volte superiore rispetto per esempio ai 50 casi registrati a Natale (4)

E dopo Malta non possiamo non segnalare cosa sta succedendo a Gibilterra, un Paese dove la mortalità era praticamente nulla (15 decessi) da inizio pandemia, e che in neanche due mesi dall’inizio della vaccinazione (11 gennaio – 8 Marzo) ha registrato 78 decessi. (5)

Infine parliamo di Israele, Paese dove la campagna di vaccinazione di massa ha raggiunto livelli spaventosi, e che i nostri giornali prendono “a modello” perché vorrebbero farci credere che si stia ritornando alla normalità avendo raggiunto una buona percentuale di vaccinati che sta permettendo riaperture. È notizia di ieri che sono stati registrati 1246 nuovi casi di Covid, il tasso di infezione più alto dell’ultimo periodo, con 712 ricoverati in gravi condizioni e 116 morti nella prima settimana di marzo (6)

Insomma siamo davvero sicuri che questa corsa al vaccino sia la strada giusta? Per una volta i ritardi italiani potrebbero darci un grande vantaggio, quello di capire che il vaccino non solo non risolverà il problema ma, anzi, come ha affermato ieri Crisanti “non si può vaccinare mentre c’è un’elevata trasmissione virale perché si favorirebbe l’emergere di varianti resistenti al vaccino” (7)

E così, mentre milioni di bambini e ragazzi incolpevoli sono di nuovo a casa per la chiusura ingiustificata delle scuole, la massiccia campagna vaccinale che il Governo sta preparando ci porterà di nuovo incontro a un ennesimo innalzamento di casi. Guardare i paesi esteri ci potrebbe aiutare a correggere la strategia fallimentare di questi ultimi 12 mesi… ma siamo sicuri che ci sia davvero intenzione di proteggerci?

Invitiamo alla riflessione tutti coloro che saranno chiamati a vaccinarsi nei prossimi giorni e settimane. Le notizie di reazioni avverse a questo vaccino continuano ad arrivare ogni giorno, il nostro consiglio come sempre è quello di valutare se aderire o meno alla vaccinazione FACOLTATIVA tenendo però conto che questa responsabilizzazione che viene data a chi si vaccina “per consentire a tutti di uscire da questo periodo” non è altro che uno spot pubblicitario alle case farmaceutiche… ciò che sta succedendo all’estero dovrebbe farci riflettere, non credete?

 

Staff C.Li.Va. Toscana