CONTROLLO DI MASSA? NO, GRAZIE!
Controllo facciale attraverso una serie di telecamere piazzate in una certa zona geografica proposto dal Ministero dell’interno?
Il Garante della Privacy ha detto NO!
Il Garante ci conferma che la sorveglianza di massa ha dei limiti, in altre occasioni ha fatto notare la necessità di rispettare la nostra legge fondamentale: la Costituzione.
Come non pensare quindi alle mirabolanti promesse del Presidente del Consiglio Draghi sul Covid Pass, che porrebbe 3 possibilità per “poter viaggiare” fra poche settimane:
– il vaccino (ma ricordiamo che il consiglio di Stato Francese ha dichiarato che i vaccinati non possono andare all’estero perchè non c’è garanzia di evitare il contagio anche per chi si è vaccinato)
– un tampone con esito negativo effettuato entro 48 ore prima dello spostamento
– un esame sierologico che dimostri la presenza di anticorpi
Cogliamo l’occasione per ricordare che da 4 anni la legge 119/17 non consente ai bambini che hanno avuto una malattia naturale (con esame sierologico a conferma) di poter andare all’asilo perché le case farmaceutiche forniscono solo vaccini multipli ed i nostri politici hanno deciso gli obblighi vaccinali non sulla base del buon senso, ma seguendo il calendario stipulato dalla SItI, FIMP, SIP, FIMMg. Prima hanno stabilito il piano vaccinale, poi, inventandosi un’emergenza morbillo, hanno giustificato una legge che nessun partito ha avuto ancora il coraggio di cancellare.
Per assurdo ricordiamo ieri, come oggi, che se Ursula Von Der Leyden si permette di dire che “chi ha sviluppato la malattia naturale ha quindi gli anticorpi”, pertanto ancora con più convinzione ribadiamo l’ingiustizia della 119/17 di continuare ad escludere minori sani, magari anche naturalmente immunizzati, mentre viene approvato a livello regionale, nazionale ed europeo il lasciapassare per avvenuta malattia in ogni zona dell’Europa.
In beffa al Garante privacy, che ha reso parere negativo sul riconoscimento facciale e all’UE che ha confermato la valenza dell’immunità naturale, il Governo propone di nuovo uno sbarramento incostituzionale per la circolazione tra regioni, rischiando di aggravare ancora di più un momento economico terribile.
Qualcuno vorrebbe farci credere che una persona che deve andare da Roma a Milano sarà in grado di fare un tampone a distanza di poche ore dalla richiesta (senza che ce ne sia un reale bisogno, quindi intasando le già congestionate ASL), avere un referto rapido e ricevere dal laboratorio un codice leggibile da qualsiasi ufficiale pubblico italiano che gli permetta di spostarsi nelle 48 ore successive?
Ricordiamo infatti che il “green pass” o “Covid pass” non deve “introdurre discriminazione dei cittadini che non si sono vaccinati”, questo significa che non si potrà girare con un certificato medico (dato sensibile) ma con un “anonimo” QR (codice a barre) che sarà generato quando viene soddisfatta una delle tre condizioni richieste senza che chi controlla il dato possa venirne a conoscenza.
Invitiamo tutti i cittadini a smettere di credere alle #fearnews:
Staff C.Li.Va. Toscana
seguici su https://t.me/clivatoscana