IL FALLIMENTO DEL GREEN PASS

Dopo neanche 10 giorni dall’entrata in vigore il greenpass europeo è già un fallimento. Spinto dalla classe politica come lo strumento per tornare alla libera circolazione in vista del periodo estivo è invece bastata l’ennesima nuova variante del virus per rimettere tutto in discussione.

Malta ha bloccato tutti gli studenti italiani da qualche giorno, indipendentemente dal loro stato vaccinale, chi è entrato in contatto con un positivo deve fare la quarantena e il tampone, anche se in possesso di greenpass o certificato vaccinale.

Ricordiamo che Malta ha una percentuale di vaccinazione altissima tanto che lo scorso 26 giugno i giornali italiani parlavano di “immunità di popolazione” raggiunta con il 70% dei cittadini al di sopra dei 16 anni che ha ricevuto la doppia dose di vaccino ed è considerato completamente immunizzato.(1) La conferma (ennesima) che non esiste alcuna protezione di comunità con questi vaccini che rimangono solo, con un’efficacia tutta da confermare, una protezione individuale.

Ma a dimostrazione del fallimento del greenpass segnaliamo che il regolamento per imbarcarsi oggi su una crociera MSC prevede l’obbligo di tampone, anche se in possesso di regolare certificato vaccinale. Come riportato nel regolamento sul sito infatti “in base al nostro rigoroso protocollo di Salute e Sicurezza, tutti gli ospiti, sia vaccinati che non vaccinati, dovranno sottoporsi ad alcuni screening sanitari e screening COVID 19 al Terminal prima dell’imbarco, tra cui un test COVID-19, un questionario sanitario e un controllo della temperatura senza contatto” (2)

Se state pensando di vaccinarvi per non avere limitazioni nei viaggi vi consigliamo di pensarci bene, ad oggi la vaccinazione non esclude dall’obbligo di tampone per viaggiare e dall’obbligo di quarantena in caso di contatti con un positivo. Non ci sono di fatto vantaggi e, a pensar male, verrebbe da dire che forse gli stessi ideatori di questo greenpass sanno bene che il vaccino non è poi così efficace…

Ulteriori limitazioni sono in arrivo per chi andrà in vacanza in uno dei paesi con un alto numero di contagi come ad esempio la Spagna: “In generale la pandemia non è finita, nei prossimi giorni potrebbero essere varate misure rafforzate nei confronti di Spagna e Portogallo qualora i contagi continuassero a salire” (4) così ha dichiarato il Ministro francese. Facile ipotizzare, così come già successo per l’Inghilterra, che al di là dello stato vaccinale e del greenpass si introduca una quarantena al rientro in Italia con obbligo di tampone a breve.

Assistiamo quindi di fatto al fallimento del greenpass che ha convinto tanti indecisi a vaccinarsi ma che nella pratica si sta rivelando uno strumento inutile visto che non ci sono vantaggi per i cittadini vaccinati rispetto a chi non rischia la reazione avversa ma si sottopone al tampone prima del viaggio.

Intanto in Inghilterra si registrano oltre 30.000 casi ma oggi si è disputata la finale di Wimbledon con il pubblico senza mascherina e con capienza piena e fra poche ore sempre a Londra si giocherà la finale dei campionati europei di calcio con oltre 60.000 spettatori.

Tutto questo mentre il governo italiano,per poco più di 1000 casi (con un tasso di positività di neanche l’1% su centinaia di migliaia di tamponi quotidiani), già invoca nuove restrizioni e mette in dubbio l’apertura delle scuole fra due mesi.

Questa pandemia sembra sempre di più un tema politico prima che sanitario. Chi nasce libero lo è a prescindere da un pass inventato e naufragato alla prova dei fatti neanche due settimane dopo.

Scegliete di vaccinarvi utilizzando il cervello e non spaventati da slogan e numeri che non trovano riscontro nella realtà: con oltre 50.000.000 di dosi somministrate nel nostro paese abbiamo più casi dell’anno scorso. Il resto sono slogan per nascondere l’unico vero aggettivo che sarebbe corretto per il nostro governo: FALLIMENTO

Staff C.Li.Va. Toscana

(1) https://www.avvenire.it/mondo/pagine/covid-gran-bretagna-germania

(2) https://www.msccrociere.it/misure-di-salute-e-sicurezza