SEGNALAZIONE AL GARANTE PER LA PRIVACY – GREENPASS PER LAVORO

Durante il voto di fiducia al Senato è stato inserito un emendamento al testo che prevedeva la possibilità “spontanea” di poter depositare il QR code da parte dei lavoratori per non essere sottoposti a controlli quotidiani.

Avevamo già ravvisato in tale richiesta una violazione della privacy in quanto il
Greenpass può essere controllato solo puntualmente e non depositato.

Arriva oggi la segnalazione ufficiale del garante al Parlamento e al Governo in merito:

“La dinamicità e potenziale variabilità della condizione sanitaria del soggetto è, dunque, difficilmente “cristallizzabile” in una presunzione di validità della certificazione, insensibile a ogni eventuale circostanza sopravvenuta ed esige, di contro, un costante aggiornamento con corrispondenti verifiche”

“Inoltre, la prevista legittimazione della conservazione (di copia) delle certificazioni verdi contrasta con il Considerando 48 del Regolamento (UE) 2021/953 il quale, nel sancire un quadro di garanzie omogenee, anche sotto il profilo della protezione dati, per l’utilizzo delle certificazioni verdi in ambito europeo, dispone che “Laddove il certificato venga utilizzato per scopi non medici, i dati personali ai quali viene effettuato l’accesso durante il processo di verifica non devono essere conservati, secondo le disposizioni del presente regolamento”.

“Né, del resto, la prevista facoltà di conservazione del green pass può ritenersi legittima sulla base di un presunto consenso implicito del lavoratore che la consegni, ritenendo il diritto sottesovi pienamente disponibile. Dal punto di vista della protezione dei dati personali (e, dunque, ai fini della legittimità del relativo trattamento), il consenso in ambito lavorativo non può, infatti, ritenersi un idoneo presupposto di liceità, in ragione dell’asimmetria che caratterizza il rapporto lavorativo stesso (C 43 Reg. UE 2016/679).”

Qui la segnalazione integrale: https://www.garanteprivacy.it/home/docweb/-/docweb-display/docweb/9717878

Niente di nuovo: siamo di fronte a continue violazioni della privacy e ad abusi di decreti ed emendamenti per coprire falle di una legge piena di problemi burocratici nella sua attuazione.

Attendiamo gli sviluppi considerando che il DL 127 deve essere votato alla Camera per la sua conversione in legge entro Sabato 20 Novembre.

Staff C.Li.Va. Toscana
T.me/clivatoscana