Parliamo di immunità e sistema immunitario : Dr. Colombo
immunità di tipo 2 -linfociti B-tipo 1, antica, difende da virus, batteri intracellulari, protozoi (infezioni intracellulari). L’arma è il monossido di azoto (NO) che oltrepassa la membrana cellulare. Siccome è tossico, è delicato l’equilibrio tra lui e le sostanze antiossidanti che devono neutralizzarlo (meccanismo che si è capito nel 1987!!!)
tipo 2 anticorpi prodotti dalle cellule immunitarie B (linfociti B, da Bine Marrow, midollo osseo). Queste rispondono a sostanze estranee di grandi dimensioni e alle sostanze tossiche determinando la risposta anticorpale.Per esempio i vaccini che non contengono virus vivi attenuati (come l’antitetanica e l’antipolio Salk) stimolano una risposta anticorpale (tipo 2) mentre i vaccini a virus vivi (come l’antipolio Sabin e l’antimorbillo) stimolano le cellule T per una maggior produzione di NO intensificando l’immunità intracellulare.I due sistemi interagiscono e da questo equilibrio dipende la salute immunitaria. Uno sbilanciamento verso il tipo 2 è alla base delle patologie di tipo allergico, uno sbilanciamento di tipo 1 di patologie autoimmuni. Tutta l’immunologia (e tutta la vaccinologia) si appoggia sul dogma che il nostro sistema immunitario sia in grado di distinguere le proteine di provenienza propria da quelle di provenienza esterna. Oggi sappiamo (o dovremmo sapere) però che nel periodo post natale e nella prima infanzia il sistema immunitario non è sufficientemente allenato per riuscire a fare proprio questa distinzione.Come sia poi possibile che un organismo sia in grado di distinguere le migliaia di proteine diverse di cui è composto (circa 55000) rimane un mistero.
Gli agenti patogeni che penetrano all’interno dell’organismo vengono sminuzzati dalle cellule dendritiche in modo da facilitare il compito dei linfociti T che provvederanno con la produzione di NO a ucciderli. Con una vaccinazione con virus vivi attenuati si iperstimola questa modalità di risposta col rischio di avere in punti anche distanti dell’organismo fenomeni infiammatori (meccanismo all’origine ad esempio della meningite asettica) e di tipo autoimmune. La grande variabilità di configurazione completamente diversa di proteine sulla superficie delle cellule dendritiche e immunitarie in generale configura un gran numero di complessi (detti di istocompatibilità MHC) i quali determinano la grande variabilità di reazione alle tossine, agli agenti patogeni, ai traumi di origine fisica e psichica e naturalmente ai vaccini (che è quindi individuale tanto che oggi si dice che il sistema immunitario è come l’impronta digitale, ognuno ha il suo). Ed è questo il punto (che è peraltro sotto gli occhi di tutti tanto è evidente): NON È vero che le persone reagiscono allo stesso modo a questi fattori esterni
Possibili danni da vaccino
i vaccini a virus vivi abbiamo visto che stimolano la risposta anticorpale di tipo 1 con produzione di NO. La risposta corretta o esagerata dipenderà dai complessi di istocompatibilità personali (sembra che il gruppo sanguigno 0 sia portato ad una risposta paradossa). Se la risposta è eccessiva anche le cellule sane subiranno questa aggressione con NO che penetra la membrana cellulare ma non solo, penetra anche negli organelli chiamati mitocondri preposti alla dinamica della respirazione cellulare oltre a produrre il 90% dell’energia della cellula. Il rischio che si corre in caso di eccessiva risposta di tipo T con produzione di NO è addirittura quello di alterare il DNA a livello mitocondriale. I mitocondri sono degli ex batteri e non hanno dei meccanismi di riparazione in caso di danni a livello genetico (danno verso il quale sono 10 volte più esposti in quanto mancanti di un guscio protettivo di proteine come invece hanno i geni all’interno del nucleo della cellula), possiedono un proprio DNA composto da 39 geni (che sono i più antichi che ereditiamo solo dalle mamme) fatto sconosciuto anche a molti medici. Oltre ai danni a breve e medio termine, un eventuale danno a livello di mutazione del DNA mitocondriale comporta una disposizione per eventuali malattie che si possono manifestare nella vita e addirittura a possibili nuove malattie per le generazioni future. Nel 1997 questo DNA veniva indicato come spazzatura, dal 2007 (sempre perché la scienza sa tutto e non cambia mai idea) viene indicato come il più importante che abbiamo… ad oggi sono documenta più di 200 malattie a livello cardiaco, muscolare e cerebrale che originano da un danno mitocondriale, oltre ai noti morbo di Alzheimer e di Parkinson e al diabete di tipo 2 e si sta’ assistendo ad una comparsa sempre più precoce… per farla breve un mitocondrio sano produce grandi quantità di ATP (le nostre molecole di energia) e pochi radicali liberi, un mitocondrio invecchiato o danneggiato fa il contrario.
Oltre alle possibili complicanze da vaccino (in genere mediate da una eccessiva risposta di tipo 2) ci sono anche i possibili danni (conseguenti ai meccanismi descritti) che si manifesteranno nell’età adulta come conseguenza di una alterata risposta di tipo 1.
Possibili reazioni in rapporto al gruppo sanguigno (gli studi sono insufficienti forse anche perché sembra che quando sollevano sospetti vengono abbandonati?):
* gruppo 0 risposta di tipo 1 danni a lungo termine
* gruppo A e AB tolleranza relativamente buona con risposta di tipo 2 –> patologie allergiche e rischio di contrarre le patologie per le quali si è stati vaccinati da adulti
* gruppo B predisposizione a reazioni di tipo neurotossiche e danni neurologici soprattutto a causa di adiuvanti.
Questo per fermarci ai 4 gruppi sanguigni principali (perché, anche questo lo sanno in pochi anche tra i medici, i gruppi sanguigni ad oggi conosciuti sono 32) che numericamente parlando sono in ordine di prevalenza (in Europa): 0, A, B, AB
Uno studio inglese del 1993 sui danni post vaccinali pubblicato da Miller e altri su Lancet (afferma che il tasso di meningite asettica post vaccinale varia da studio a studio e dall’intensità con cui si cerca di individuare questi casi (cioè più si cerca è più si trova). Fino a quello studio si pensava che l’incidenza fosse dello 0,4 – 10 casi per milione di bambini vaccinati (che sono le cifre raccontate ancora oggi come se quello studio non esistesse). I risultati di quello studio ufficiale finanziato dal governo inglese fu di 1 ogni 11000 vaccinati. Gli autori di questa ricerca affermano che queste meningiti postvaccinali comportano anche “un numero sorprendente e spaventoso di complicazioni”.
In natura non ci si espone allo stesso agente tutti nel medesimo momento, alla stessa età, l’agente patogeno non penetra attraverso una siringa e nemmeno accompagnato da adiuvanti che ne amplifichino l’impatto.
Solo un accenno al fatto che il glutatione è il principale antiossidante cellulare, necessario per neutralizzare i radicali liberi. Le cellule ossidate o muoiono o producono proteine dello stress. E che il paracetamolo è un antagonista del glutatione per cui l’indicazione a intervenire con paracetamolo in caso di comparsa di febbre lascia esterrefatti
Tralasciando una disamina delle malattie dovute ad una alterazione tra l’immunità di tipo 1 e 2 perché l’elenco sarebbe lunghissimo, solo un accenno al cancro. Cento anni fa l’incidenza era del 10% della popolazione, oggi è del 35% in costante aumento. Per molti tipi di cancro è documentata una configurazione di squilibrio immunitario cosa che non sorprende visto che le cellule tumorali non sono altro che una regressione verso cellule embrionali con configurazione di citochine di tipo 2 (come appunto le cellule embrionali nella placenta). Tornando ai nostri mitocondri è una conoscenza acquisita degli ultimi 10 anni che il cancro si sviluppa a causa di un disturbo della catena di respirazione all’interno dei mitocondri che abbiamo visto essere sede della produzione di energia. Nel caso della cellula tumorale, questa attua una commutazione permanente verso la forma di produzione dell’energia che è la fermentazione senza l’utilizzo di ossigeno ma con un consumo 20 volte maggiore di glucosio per cui di fatto diventa un parassita cellulare. La produzione di NO nelle cellule tumorali è praticamente soppressa e si avrà uno spostamento permanete verso una reazione immunitaria di tipo 2, processo che come abbiamo visto può essere favorito dalla vaccinazione soprattutto nei gruppi sanguigni A, B e AB che in effetti pur essendo numericamente inferiori dei gruppi 0 presentano una maggiore incidenza di tumori e proprio negli ultimi 50 anni (per motivi multifattoriali naturalmente non certo solo per le vaccinazioni ma per tutti i fattori di stress che si accumulano e si potenziano nel corso della vita).
Esami prevaccinali (utili per minimizzare, non escludere i rischi)
ad oggi NON ESISTE ALCUN ESAME DIAGNOSTICO che può fornire certezze assolute sull’assenza di rischio nella pratica vaccinale.
La singola mutazione dell’MTHFR non è uno strumento capace di predire un danno da vaccino.
Alcune malattie, tra cui quelle auto-immuni, sono più frequenti in soggetti portatori di determinati aplotipi che non sono necessariamente predittori certi di malattia, e non esistono ad oggi elementi per prevedere quali soggetti portatori di determinati antigeni HLA potrebbero più facilmente sviluppare una reazione severa dopo una vaccinazione.
il numero delle patologie cronico-degenerative, delle patologie autoimmuni, di quelle tumorali e i disturbi del neurosviluppo sono in drammatico aumento tra i bambini.
Organi preposti a sorvegliare (ma chi e che cosa?) AIFA e OMS
l’Agenzia del Farmaco (AIFA), che ha nascosto per anni i pochi dati – raccolti casualmente, perché non ha mai avviato ricerche mirate – sulle numerosissime reazioni avverse ai vaccini, tra cui diverse mortali e molte irreparabili; dati che è stata costretta a rendere pubblici solo dopo l’ingiunzione del Tribunale di Torino.
l’OMS è sì un’agenzia delle Nazioni Unite, ma “privatizzata”: il suo bilancio è sostenuto quasi interamente dalle principali case farmaceutiche (Big Pharma), tra cui Glaxo, e da miliardari che hanno il potere di deciderne i programmi, come Warren Buffet e Bill Gates. Quest’ultimo, insieme alla moglie, è sotto processo in India per aver promosso una sperimentazione di vaccini con esiti mortali su bambini di famiglie povere e ignare, mentre Glaxo ha subito diverse condanne: negli Usa – a penali miliardarie – per aver diffuso farmaci senza avvertire dei gravi effetti avversi di cui era a conoscenza; in molti paesi dell’America Latina, per sperimentazioni pericolose con vaccini; in quasi tutto il resto del mondo per ricorso a regalie e tangenti; in Italia, ha pagato 600 milioni (di lire) per rendere obbligatorio il vaccino contro l’epatite B, di cui è monopolista, ma che le permette di venderne altri cinque nelle “insostituibili” formulazioni quadrivalente ed esavalente.
in questo dibattito, che si svolge esclusivamente sui social, i sostenitori del decreto hanno adottato il “metodo burioni”: i contrari alla proliferazione inconsulta delle vaccinazioni sono “nemici della scienza”, fautori della stregoneria e del ritorno al medioevo, protagonisti di una feroce “mutazione antropologica”, contestatori dell’autorità per partito preso ecc. Tutto ciò ricorda le accuse che fino a pochi anni fa i fautori di uno sviluppo economico incondizionato rivolgevano agli ambientalisti: quello di voler ritornare all’”età della pietra”.
Dati per confutare le preoccupazioni dei “free-vax” non se ne vedono mai: arrivano persino a negare i rischi, assai gravi, segnalati nei bugiardini di alcuni vaccini. Rischi per cui il vaccino contro la meningite è stato improvvisamente tolto dal Decreto: era noto che era inefficace e pericoloso…
P. S. (postilla appena ricevuta dall’amico dr. Gerardo Rossi):
Buongiorno Claudio, ottimo post. Il Ca2+ intracellulare stimola la produzione di NO, che se in eccesso è tossico per le cellule microgliali e per gli astrociti. La microglia è responsabile del pruning delle sinapsi nel periodo intrauterino e neonatale fino ai due anni! Trovo sempre eccesso di Ca intracellulare nei bambini autistici!