1997 “Abbiamo un bambino. Dalla nascita ai tre anni: la nuova guida pratica e completa”
A pagina 127, nero su bianco, poche parole, semplici, chiare.
Gli autori del testo?
Oltre ai 30 specialisti riconosciuti dall’OMS, Grazia Honegger Fresco, pedagogista allieva di Montessori, premiata dall’UNICEF nel 2008.
A voi la lettura, che ciascun genitore si ponga le giuste e doverose domande, oggi come 27 anni fa, perché la fisiologia umana non è cambiata… Le logiche economiche e politiche evidentemente sì!
Marzo lo dedicheremo al Morbillo, singola emergenza che “giustificò”nel 2017 l’obbligo vaccinale per altre 9 malattie, imponendo a milioni di bambini non solo il vaccino contro il morbillo, ma ben 10 vaccinazioni.
“Quando c’è rischio deve esserci libertà di scelta”, i genitori dei figli danneggiati da vaccino tirarono le fila di tante proteste anche oltre i confini italiani.
Nonostante questo, la legge Lorenzin (L. 119/17) continua a ricattare migliaia di famiglie: o sei in regola con il calendario vaccinale (richiami compresi) o ti verrà negata la certezza di frequenza al nido e materna.
La scuola dell’obbligo è garantita, ma tuttavia fino a 16 anni l’irregolarità vaccinale comporta la sanzionabilità dei genitori con una multa fino a 500€.
Secondo la L. 119/17 un neonato dovrebbe essere sottoposto almeno a 60 dosi di farmaco in 37 vaccinazioni tra obbligatorie e raccomandate, senza contare le eventuali del momento (vedi periodo Covid, influenza annuale e novità del momento). Per approfondire:
Tornando al morbillo, questa è una malattia contagiosa causata da un virus che colpisce il sistema respiratorio, la pelle e gli occhi provocando un’eruzione cutanea rosacea sul corpo.
Il trattamento non prevede farmaci ma consiste nel lasciare che la malattia faccia il suo corso monitorando e assumendo vit. A. Una volta guariti l’immunità che ne consegue è permanente e trasmissibile dalla mamma al nascituro.
Le complicazioni del morbillo sono molto rare (encefalite) e riguardano eventualmente soggetti malnutriti che vivono in condizioni di povertà.
La vaccinazione contro il morbillo fu introdotta in italia negli anni ’70 quando già il tasso di mortalità era pressoché zero e la malattia era una comune esantematica dell’infanzia che si presentava a ondate epidemiche ogni 3/5 anni. (Grafico della mortalità sotto i 5 anni).
Il vaccino viene oggi proposto a 12 mesi col farmaco quadrivalente MPRV, morbillo-parotite-rosolia-varicella. L’immunità che, eventualmente, consegue dalla vaccinazione, a differenza di quella naturale, non è permanente né si trasmette da mamma a figlio.
Esiste anche un farmaco monovalente, se si volesse effettuare solo la vaccinazione contro il morbillo, ma non è proposto dal Sistema Sanitario e va cercato privatamente.
Durante questo mese affronteremo i vari dubbi su questa malattia e la sua prevenzione, cura e vaccinazione. Malattia che i giovani medici neanche conoscono poiché non la incontrano quasi mai nei loro pazienti e che anche per questo è stata probabilmente demonizzata volendo arrivare alla sua completa eradicazione con la vaccinazione di massa.
Ma anche su questo occorre riflettere: se davvero fosse eradicato il morbillo si creerebbe un “vuoto” di una malattia nota che sarebbe poi fisiologicamente occupato da qualcosa di non noto…
Associazione Corvelva
“io da piccolo ho fatto tutti i vaccini” | Associazione Corvelva
Con questa frase spesso si liquida la questione vaccinale quasi a volersi pulire la coscienza per rientrare in ciò che comunemente viene considerato…
Continuiamo il nostro percorso informativo dedicando il mese di febbraio al vaccino antinfluenzale.
Come per lo scorso mese (Link) proveremo a fornirvi elementi di riflessione e basi per esercitare il vostro consenso informato. Ritroverete quindi anche per il vaccino anti influenzale gli stessi elementi di dubbio che abbiamo visto lo scorso mese con il vaccino covid 19.
La vaccinazione anti influenzale viene ormai di prassi proposta/raccomandata ogni anno a tutta la popolazione, in particolare ad anziani, bambini e lavoratori. Da qualche anno la campagna di (dis)informazione delle autorità sanitarie e televisive si è concentrata molto sulle donne in gravidanza alle quali viene proposto il vaccino con il falso mito della protezione anche per il nascituro.
Per i bambini la vaccinazione si va a sommare ai già molteplici vaccini pediatrici con richiami obbligatori e raccomandati, facendo diventare il calendario vaccinale di questi anni una vera e propria maratona stressante per il sistema immunitario dei nostri figli.
Ricordando che la vaccinazione anti influenzale è FACOLTATIVA e che nessuno può obbligarvi a farla ci chiedamo:
Ma ci ammaliamo davvero meno? O indeboliamo sempre più la capacità del nostro corpo di reagire?
Lo scopriremo durante questo mese insieme al CalenDiario informato cliva Toscana che trovate nel consueto formato!
Buona lettura e buona nuova consapevolezza! Solo informandoci e raccogliendo dubbi e fonti possiamo difendere il nostro diritto alla salute e alla libera scelta!
Il C.Li.Va. aveva già vissuto questo momento sulla pelle dei suoi figli nel 2017, con l’imposizione di una legge (119/2017 ‘legge Lorenzin’) che ha escluso i minori nella fascia 0-6 anni dalla scuola d’infanzia se non regolarmente vaccinati, non solo per il morbillo, motivo scatenante del provvedimento di legge, ma per ben 10 vaccini resi obbligatori, oltre ad una multa per tutti i minori fino a 16 anni e 364 giorni.
Dal 2017 sono trascorsi 2.339 giorni di obbligo vaccinale con esclusione scolastica se non in regola anche per un richiamo.
Eravamo energia dispersa, adesso siamo tutti uniti nella stessa marcia verso la verità.
L’autodeterminazione è la nostra arma. Ma è necessaria la conoscenza per coinvolgere e far riflettere chi potrebbe evitare una reazione avversa con un vostro dubbio o chi anche è contrario all’obbligo, soprattutto dove c’è rischio.
Le domande irrisolte che ci facciamo sono sempre le solite, cambia solo il tipo di infezione.
Cambia il corpo e l’età della della persona che riceve il farmaco.
Su un adulto è più semplice definire i cambiamenti prima e dopo una vaccinazione, definire un evento avverso è più evidente.
Ma su un bambino in crescita che potrebbe ricevere ben 19 vaccinazioni con i richiami, come rilevare se alcune patologie o malattie si sarebbero sviluppate senza vaccino?
Le obiezioni sono sempre le solite, le abbiamo organizzate in vari appuntamenti mensili nel CalenDIARIO INFORMATO, in allegato Gennaio, provvisto di link ipertestuali e QR così da poterlo leggere e anche stampare e diffondere sotto post politici, giornalistici o dove credete più opportuno.
oggi è il 10 Luglio e mentre molti hanno abbassato la guardia dopo la fine delle norme restrittive Covid, come Comitato per la libertà di scelta vaccinale non possiamo dimenticare che la legge 119 è ancora in vigore senza nessuna modifica da ormai 6 anni.
Riepiloghiamo quindi i punti principali di questa legge che, almeno in linea teorica, vedrebbe oggi il termine per la presentazione da parte dei genitori della documentazione sulla regolarità vaccinale dei figli.
https://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttps://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2023-07-10 10:37:082023-07-10 10:37:32Legge 119 - chiarimenti sulla scadenza del 10 luglio
In approvazione alla conferenza stato-regioni il nuovo PNPV. Chi pensava che la grande campagna di bugie vista con la vaccinazione covid potesse portare a un nuovo approccio anche per le vaccinazioni pediatriche rimarrà deluso.
Chi segue questo canale solo negli ultimi anni forse non sa che mentre per fortuna per gli adulti il greenpass è scomparso ormai in tutti gli ambiti, per i bambini da 0 a 6 anni rimangono 10 vaccinazioni obbligatorie per poter frequentare nidi e scuole dell’infanzia. Per la fascia 6-16 invece rimangono le 10 vaccinazioni obbligatorie con una sanzione di 500€ (ancora non emesse a parte qualche rara eccezione nella provincia autonoma di Trento).
Nel PNPV leggiamo il solito manifesto vuoto, e tutto ciò che spesso viene spacciato per “complottismo” viene invece scritto nero su bianco:
“Il presente aggiornamento del Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV), che va ad integrare il Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025, discende dai seguenti documenti internazionali, che rappresentano un punto di riferimento nell’ambito delle politiche vaccinali:
– Piano d’azione Europeo per le vaccinazioni 2015-2020 (EVAP)
– Agenda dell’OMS sull’immunizzazione 2030
– Agenda Europea dell’OMS sull’immunizzazione 2030”
Come quindi confermato l’agenda 2030 non si ferma e l’OMS è ancora una volta citata come fonte di ispirazione per questo PNPV.
Ma vediamo quali sono i punti principali e, di conseguenza, cosa possiamo aspettarci nei prossimi mesi / anni:
– Assicurare programmi di immunizzazione che possano prevenire e rispondere rapidamente ai focolai causati da malattie prevenibili da vaccino anche in condizioni di emergenza, conflitti, disastri e crisi umanitarie;
Quindi attenzione agli allarmi sui giornali perché saranno subito pretesto per pubblicizzare e spingere le vaccinazioni ad adulti e bambini.
“Il CNB prende atto di questi dati e rimarca la propria viva preoccupazione per la tendenza sempre più diffusa in Italia a dilazionare o addirittura rifiutare la somministrazione delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate dalle Autorità Sanitarie e universalmente riconosciute come efficaci. […] il CNB ritiene urgente richiamare l’attenzione della società italiana sul valore di un’assunzione di responsabilità personale e sociale e invita il Governo, le Regioni e le Istituzioni competenti, a moltiplicare gli sforzi perché le vaccinazioni, sia obbligatorie sia raccomandate, raggiungano una copertura appropriata. In particolare, è necessario mobilitare i medici e le strutture sanitarie del territorio e promuovere efficaci campagne d’informazione, comunicazione ed educazione finalizzate a illustrare l’importanza delle vaccinazioni a livello individuale e collettivo”
Niente di nuovo rispetto a quanto visto dal 2015 e che ha portato poi la legge Lorenzin nel 2017: campagne informative a senso unico e ancora spinta su quel falso senso di importanza della vaccinazione come collettività nonostante l’esperienza covid ci abbia dimostrato ampiamente che i vaccini NON abbiano ridotto in alcun modo i contagi (ed anche per buona parte dei vaccini obbligatori vale lo stesso principio).
“Obiettivi del PNPV 2023-2025 sono:
• Mantenere lo status polio-free
• Raggiungere e mantenere l’eliminazione di morbillo e rosolia
• Rafforzare la prevenzione del cancro della cervice uterina e delle altre malattie HPV correlate
• Raggiungere e mantenere le coperture vaccinali target rafforzando Governance, Reti e percorsi di
prevenzione vaccinale”
Prepariamoci quindi ad una fortissima pressione da parte dei medici e pediatri (oltre che per le vaccinazioni già obbligatorie) anche per il vaccino HPV dagli 11 anni. Su questo tema forniremo documentazione e spunti di riflessione affinché possiate fare una scelta libera e veramente consapevole.
Sul vaccino MPR invece si evidenzia che “a causa dell’impatto della pandemia di COVID-19, a partire dal 2020 si è iniziato a osservare un calo delle coperture, che si sono ridotte al 93,8%, con tre Regioni/PA con valori al di sotto del 90%.” .
Questo a testimonianza che nonostante la legge Lorenzin e i suoi ignobili obblighi vaccinali ricattatori le percentuali di vaccinazione non risultano aumentate in modo così significativo. Ci possiamo però aspettare un aumento di pressione da parte di pediatri e scuole sulla mancata vaccinazione. Ricordiamo che dalla scuola primaria le vaccinazioni obbligatorie non impediscono la frequenza scolastica , anche se qualcuno prova a mentire per spingere i genitori a vaccinare minacciando sospensioni dalla scuola o segnalazioni al tribunale dei minori.
Sulla vaccinazione HPV il target è “ 90% delle ragazze entro i 15 anni di età completamente vaccinate con il vaccino anti-HPV” (2 dosi) ed attenzione sopratutto alla strategia “di informazione”:
“analizzare i determinanti dell’esitazione vaccinale nei confronti dei vaccini anti-HPV e intervenire su di essi e sviluppare una estesa campagna comunicativa e informativa a supporto della campagna nazionale di vaccinazione contro HPV, impegnata su più fronti: scuole, punti di ritrovo per i giovanissimi e i giovani, tutti i media (anche i social media);”
Quindi massima attenzione al lavaggio del cervello anche nelle scuole che ci sarà nei prossimi mesi / anni. Difendiamo la responsabilità genitoriale e stiamo vicini ai nostri figli affinché la vaccinazione sia davvero LIBERA e CONSAPEVOLE e non frutto di mode o propaganda.
In più parti del documento viene ribadita inoltre l’importanza della “comunicazione” e della “lotta alla disinformazione”, è lecito quindi attendersi nuovi attacchi a comitati e associazioni che si battono per la libertà di scelta che saranno (che novità!) tacciati di responsabilità di disinformazione e di creatori di “fake news”, qui alcuni dei principali passaggi:
“Prevedere l’attivazione di team di professionisti in grado di contrastare celermente gli effetti della disinformazione vaccinale partendo dal modello di intervento dell’OMS”
“Sviluppare piani di comunicazione e includere sistemi di monitoraggio dell’opinione pubblica prima e dopo l’introduzione di un nuovo vaccino.”
“ Istituire un Gruppo di lavoro multidisciplinare sul contrasto all’esitazione vaccinale”
Il calendario vaccinale rimane quello che conosciamo con le vaccinazioni obbligatorie per legge 119/2017 (esavalente + MPRV) e fortemente raccomandate (Rotavrius – meningite B – pneumococco) con un numero enorme di iniezioni nei primi mesi di vita. Il calendario prosegue poi con le vaccinazioni in età adolescenziale (HPV e Meningite ACWY) il tutto sempre accompagnato da influenzale e richiami delle vaccinazioni precedentemente citate.
Archiviata (ma NON DIMENTICATA) la parentesi covid questo documento ci ricorda come sia compito di tutti noi mantenere alta l’informazione contro questa campagna a senso unico e francamente stucchevole del Ministero e delle istituzioni sanitarie nazionali. Neanche tutti i limiti e le contraddizioni di questi anni di “pandemia” hanno fatto cambiare l’approccio della politica a un tema così delicato come quello dei trattamenti sanitari (quali sono i vaccini) nei confronti della popolazione . Un documento che parla a senso unico, che ci preannuncia campagne di (dis)informazione e un attacco sicuro alla responsabilità genitoriale spingendo gli adolescenti a vaccinazioni come quella HPV anche contro il parere dei genitori.
Continueremo come abbiamo sempre fatto dal 2017 a fornire tutti gli strumenti per praticare un’obiezione attiva da parte dei genitori. Impossibile non notare come queste politiche sanitarie siano illogiche e in palese contraddizione con lo svuotamento delle risorse nel campo della sanità.
Sulle fermate della tramvia di Firenze ad oggi rimangono ancora ben evidenti regole e consigli che ci ricordano gli anni più bui della storia recente. Per questo motivo abbiamo inviato una pec ad autolinee toscane chiedendo la rimozione di questi cartelli, per fortuna ormai obsoleti, con la speranza che la rimozione sia anche un segnale di fiducia e speranza per il futuro
Per il Liceo Virgilio di Empoli è Educazione civica, ma per la circolare Del MIUR 19534 del 20.11.2018 è attività facoltativa necessita di consenso informato.
In riferimento a quanto successo, abbiamo pensato di scrivere alla parlamentare Chiara La Porta che si è interessata, a Lorenzo Fontana, presidente della Camera, ex Ministro della Famiglia, agli Uffici provinciali scolastici della Toscana, al MIUR stesso, ed al consigliere comunale di Empoli di FDI che si è interessato.
Questo il testo di riferimento inviato:
Gentilissimi,
come C.Li.Va. Comitato di Libertà di Scelta Vaccinale composto da più di 4000 famiglie, abbiamo appreso la notizia del Progetto di Voguing (ballo di Comunità LGBTQIA+) al Liceo Virgilio di Empoli e del suo interessamento .
Il problema fondamentale rilevato è la mancanza di sottoscrizione del consenso informato su questi progetti extracurriculari (non presente in nessuna circolare e neanche distribuito dal personale scolastico).
La nota ministeriale n^ 19534 del 20-11-2018 specifica infatti che “La partecipazione a tutte le attività che non rientrano nel curricolo obbligatorio, ivi inclusi gli ampliamenti dell’offerta formativa di cui all’articolo 9 del D.P.R. n. 275 del 1999, è, per sua natura, facoltativa e prevede la richiesta del consenso dei genitori per gli studenti minorenni, o degli stessi se maggiorenni. In caso di non accettazione, gli studenti possono astenersi dalla frequenza. Al fine del consenso, è necessario che l’informazione alle famiglie sia esaustiva e tempestiva”.
Link
Questa Nota è essenziale che sia recepita dalle autorità competenti, come i vari Uffici Regionali Scolastici e Uffici Scolastici Provinciali, in maniera da poter informare tutti i Dirigenti Scolastici affinché le applichino come loro dovere. Consenso informato.
Nel 2019 come C.Li.Va. avevamo già avanzato via PEC questa richiesta all’ufficio regionale scolastico Toscano, agli uffici provinciali scolastici toscani ed al MIUR, predisponendo anche un modulo di consenso informato ai progetti extracurricolari a disposizione di chi ne avesse bisogno.
Affinché non succedano più casi come quello rilevato nel Liceo Virgilio di Empoli, siamo a richiedere:
1) che sia inviata o recepita a/da tutti gli Uffici Regionali scolastici e provinciali la nota ministeriale n^ 19534 del 20-11-2018 (se necessario fatta una circolare esplicativa dal MIUR per la sua applicazione);
2) che sia rispettati i principi costituzionale di rispetto delle decisioni individuali e del nucleo familiare.
Per somministrare i principi di parità di genere non è plausibile schiacciare nessun altro diritto, come quello di partecipare o meno ad un progetto che la famiglia o l’alunno non ritiene opportuno.
A chi non comprende questo, chiederemmo volentieri: Obblighereste mai tutti gli studenti a frequentare religione nelle scuole? Esiste la possibilità di non frequenza, eppure son materie curriculari.
Questo caso invece trattava progetti extracurricolari, ancor più grave il loro obbligo. Purtroppo la scuola ha indicato questi progetti come curricolari nella circolare 159 del 1/12/2022 di cui qui il link .
In attesa di un Vostro effettivo responso, confidiamo nel Vostro operato e Vi auguriamo buon lavoro.
https://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttps://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2022-12-05 08:46:082022-12-05 14:07:14OBBLIGO DI SCAMBIARSI I VESTITI TRA RAGAZZE E RAGAZZI?
I diritti dopo le leggi di Norimberga Per la “Giornata della Memoria” oggi 27 Gennaio abbiamo inviato le slide che trovate di seguito alle scuole ed agli uffici scolastici regionali, affinché sia divulgato ai grandi di domani la storia dei diritti Umani, troppo scontati ed impalpabili per ancora molte persone.
I nostri diritti devono essere tangibili, mai voltarsi o fuggire dalla loro storia. E’ diritto e dovere di tutti conoscerla.
I doveri sono sempre esistiti, i diritti vanno pretesi e difesi. Senza conoscerli non possiamo avere presunzioni o lezioni storiche. Che ognuno di noi, senza strumentalizzazioni divisive e controproducenti, si faccia carico di questo bagaglio culturale, lo diffonda, lo sappia usare come meglio crede.
Insegniamo ai giovani che dalle ingiustizie sono nate nuove riflessioni, sono nati i diritti: E’ NOSTRO DOVERE conoscerli, nutrirli, rispettarli, tramandarli.
Solo così potremo urlare insieme ai nostri figli: MAI PIU’ DISCRIMINAZIONI.
Insieme possiamo costruire un “domani” migliore col desiderio e la fiducia. Tutti i bambini ed i ragazzi hanno bisogno di questo, aiutiamoli a raggiungere questa meta preziosa con la conoscenza, con il rispetto, con l’amore.
Importante sentenza del TAR Lombardia in questi giorni nei confronti di un dentista sospeso per l’obbligo vaccinale imposto dal Governo:
“Osserva il Collegio che, nell’ambito delle professioni sanitarie, esistono delle attività, praticabili grazie alla tecnologia sanitaria, che il personale sanitario può svolgere senza necessità di instaurare contatti interpersonali fisici, quali ad esempio l’attività di telemedicina, di consulenza, di formazione e di educazione sanitaria, di consultazione a distanza mediante gli strumenti telematici o telefonici, particolarmente utili per effettuare una prima diagnosi sulla base di referti disponibili nel fascicolo sanitario telematico e per fornire un’immediata e qualificata risposta alla crescente domanda di informazione sanitaria, le quali non potrebbero essere svolte in caso di sospensione dall’esercizio della professione sanitaria.”
Pertanto un iscritto all’albo non può entrare in contatto con pazienti ma NON può essergli impedito di lavorare e, quindi, di essere sospeso dall’albo.
Per questo il giudice ha stabilito che “Il nono motivo del ricorso introduttivo nonché il nono ed il decimo dei motivi aggiunti devono dunque essere accolti e, per l’effetto, deve essere annullato l’atto di accertamento adottato dall’ATS di -OMISSIS-, nella parte in cui estende la sospensione dal diritto di svolgere le prestazioni professionali anche a quelle prestazioni che, per loro natura o per le modalità di svolgimento, non implicano contatti interpersonali o non sono rischiose per la diffusione del contagio da Sars-CoV-2.”
Infine la pronuncia pone anche dubbi sul fatto che la sospensione dal diritto di svolgere mansioni che implicano contatti interpersonali debba coincidere con la sospensione dall’albo:
“La sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o che comportino comunque il rischio di diffusione del contagio non può dunque coincidere con la sospensione dall’iscrizione all’albo professionale, ancorché la vaccinazione sia stata elevata a <<requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative rese dai soggetti obbligati>>.”
Questa sentenza crea un precedente importante per tutti coloro che ricadono nell’obbligo vaccinale ma possono (o potrebbero) svolgere il loro lavoro senza contatti con altre persone senza contatti (per es: gli amministrativi del settore sanitario che non hanno contatto con il pubblico, o tutti coloro che hanno già usufruito dello Smart working durante il lockdown) mettendo dei paletti a questa deriva di obblighi e ricatti sul lavoro a cui assistiamo.
Invitiamo tutti quindi a NON arrendersi! È grazie anche a chi sta facendo ricorsi che riusciremo a creare dei precedenti che possono aiutare tutti noi a ripristinare diritti cancellati a colpi di decreti e circolari. R-ESISTENZA!
https://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.png00clivadminhttps://www.clivatoscana.com/wp-content/uploads/2017/03/logo.pngclivadmin2022-01-19 14:46:532022-01-19 14:48:02SENTENZA TAR LOMBARDIA - DENTISTA SOSPESO PUÒ LAVORARE SENZA CONTATTI INTERPERSONALI
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