ACCOMPAGNATORI IN PISCINA – CHIARIMENTI DALLA FIN VENETO

In molti ci state chiedendo se è legittima la richiesta di molte piscine di richiedere il greenpass anche solo per accompagnare i figli negli spogliato.

Il decreto legge 105 ha introdotto l’obbligo di greenpass per “piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, di cui all’articolo 6, limitatamente alle attivita’ al chiuso” . A nostro modo di vedere doveva già essere abbastanza chiaro che per “attività al chiuso” si intendesse l’accesso alla vasca e non accompagnare un minore negli spogliatoi, ma evidentemente in questo clima di caos non tutto quello che dovrebbe essere “normale” diventa scontato.

Per chi ne avesse bisogno vi informiamo che la Federazione Italiana Nuoto regione Veneto ha pubblicato sul proprio sito internet un comunicato di chiarimento sul tema:

“Coloro che accedono unicamente alla segreteria per le informazioni e/o iscrizioni non sono tenuti alla presentazione del Green pass.
Accompagnatori di minori e soggetti con disabilità che necessitino di supporto in spogliatoio (permanenza limitata al solo supporto ed uscita immediata dalla struttura) non sono soggetti alla presentazione del Green pass.”

Trovate il comunicato a questo link:
http://www.finveneto.org/showprimopiano.php?pk_focus=1527

Qualora vi troviate di fronte a richieste di greenpass per accompagnare minori negli spogliatoi vi invitiamo a chiedere il rispetto dei vostri diritti mettendo a conoscenza la segreteria di questo comunicato ufficiale FIN

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METTERCI UNO CONTRO L’ALTRO È L’UNICA MANIERA CHE HANNO PER NASCONDERE LA VERITÀ

È questione di tempo, di pazienza, di respiro profondo e costante.
Non entrate per nessun motivo nel panico.
Se i media vi hanno reso dipendenti dai titoli terroristici pensate a depurarvi, perché la verità la sapete.
Rafforzate ciò che siete ed il motivo per cui siete qui.
Solo insieme siamo grandi.
Riprendetevi la vostra umanità e rafforzate i rapporti umani, il sostegno reciproco, la rete sul territorio.

Il danno lo hanno fatto loro.
Lo sanno. Dobbiamo solo attendere e resistere con mente lucida, inceppando il sistema da dentro, perché niente è perfetto, neanche un piano demoniaco.
Il danno lo hanno fatto loro.
Lo sanno. Non odiate chi non ha compreso ancora. Lasciate l’odio a chi è disperato.
Rimanete nella ragione e accogliete chi capirà più avanti.

Solo insieme possiamo vincere.
Mai dividere, mai un passo indietro.

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Il video: https://www.youtube.com/watch?v=NzocSGAUUqc

R-ESISTIAMO

Una delle armi che abbiamo per rompere questa spirale di follia governativa è far collassare il sistema. Sappiamo bene come la sospensione dalle attività di lavoratori non in regola con gli obblighi folli del governo draghi creerà problemi.

È il caso ad esempio della sanità toscana in un articolo oggi sul corriere:

“Proseguono le sospensioni dei sanitari non vaccinati è di ieri la notizia dei primi cento allontanati dall’Asl Nord Ovest e dei primi sei dall’Asl Sud Est e sugli ospedali toscani il cielo si fa sempre più scuro.

Solo nel mio reparto, ci sono tre infermieri non vaccinati. Contando che in una sala operatoria ne servono due, una volta sospesi non vedo come si potrà accelerare sul recupero delle liste d’attesa, anzi, si rischia di accumulare nuovi ritardi

Il governo non ha ancora assicurato la copertura delle spese Covid per il 2021, ma lo stesso fondo sanitario nazionale è sottofinanziato “

Ringraziamo tutti coloro che non hanno ceduto al ricatto anche a costo di diritti fondamentali come quello del lavoro! Un segnale importante da lanciare a chi pensa che i nostri diritti siano in vendita. Saranno le stesse attività collassando che spingeranno al cambiamento di queste regole folli.

Farci schiacciare oggi vorrebbe dire portare a una valanga nei confronti di tutti i lavoratori e gli studenti.

Sostenete amici e parenti che resistono al ricatto: aiutateli, fate rete e non fateli sentire soli.

Insieme ce la faremo.

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Fonte: https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/21_settembre_02/sanitari-no-vax-fioccano-sospensioni-ma-piano-sostituzioni-alto-mare-24d18dd2-0b51-11ec-b713-68e0efe7f497.shtml

IMPARIAMO A DIFENDERCI E SAPERE IN CHE LUOGHI LE NORME ESCLUSIVAMENTE NAZIONALI PERMETTONO LA RICHIESTA DI GREEN PASS

La psicosi collettiva continua, le richieste di green pass non dovute potrebbero aumentare: limitiamo i danni leggendo i decreti legge purtroppo in vigore.
D.L.105/21 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2021/07/23/21G00117/sg

D.L. 111/21 https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2021-08-06&atto.codiceRedazionale=21G00125

Tuttavia, ricordiamo che il Garante della Privacy ha già ammonito a suo tempo tutti i presidenti regionali che hanno provato a superare la norma nazionale scrivendo:

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1 SETTEMBRE: IL CORAGGIO DELLA RAGIONE

Oggi 1 settembre 2021 entra in vigore il
Decreto legge 111: il greenpass (strumento inutile e che combatteremo affinché venga cancellato dalle nostre vite) è necessario per i mezzi di trasporto e per lavoratori della scuola e studenti universitari.

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RICHIESTE ILLEGITTIME – DIFENDIAMOCI!

Riceviamo anche oggi segnalazioni da parte degli iscritti di richieste illegittime di greenpass a fronte dell’entrata in vigore domani 1 Settembre degli effetti del DL 111.

Abbiamo appena inviato richiesta urgente di rettifica di quanto pubblicato dall’Università di Firenze sul proprio sito internet ( https://www.unifi.it/p12082.html ):

“Controllo degli accessi

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LA PROPAGANDA CONTINUA… MA NON VI FIDATE SOLO DEI TITOLI!

 

Negli scorsi giorni grandi titoli dei giornali sul respingimento dei ricorsi in Italia e Francia per gli obblighi sanitari.. ma è davvero così? O siamo davanti alle solite notizie di propaganda?

Abbiamo analizzato le notizie nel nostro nuovo articolo che trovate sui nostri canali:

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Staff C.Li.Va. Toscana

LA FOLLIA GREENPASS

 

Quando il greenpass è stato ideato in Europa doveva servire solo per gli spostamenti fra paesi evitando così quarantene all’arrivo per le vacanze.

Poi, come ripetiamo da anni, la follia dei politici italiani ha superato ogni limite di DECENZA: prima hanno esteso questo strumento a eventi e manifestazioni (folle, ma perlomeno “praticabile” visto che si parla di eventi limitati nel tempo e sporadici) poi prima di andare in vacanza (alla faccia dello “stato di emergenza” ) lo hanno esteso ad attività abituali (come bar e ristoranti ad esempio) e perfino nei luoghi di lavoro come la scuola.

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Green pass, Garante della Privacy: no a liste no vax a scuola

“No alle liste no vax. I presidi non devono conoscere le scelte sanitarie dei prof”. Così Pasquale Stanzione, Garante per la Privacy, spiega il motivo per cui l’ipotesi per le scuole di avere gli elenchi dei docenti vaccinati “solleva più d’una perplessità, non solo in termini di privacy ma anche di ragionevolezza della misura”. Anche perché “i dirigenti scolastici devono limitarsi a verificare il possesso della certificazione”.

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VACCINO PFIZER AUTORIZZATO DALLA FDA USA – L’OPINIONE DEL BRITISH MEDICAL JOURNAL

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Come vociferato ormai da qualche settimana l’FDA USA ha autorizzato il vaccino Pfizer sopra i 16 anni in via definitiva e non più emergenziale.

Al di là degli scenari che si aprono su estensioni di obbligatorietà anche in Italia vogliamo commentare questa notizia non con le nostre parole ma con ciò che è stato appena pubblicato sul British Medical Journal da Peter Doshi

L’FDA dovrebbe rendere i dati pubblici e richiedere studi adeguati e controllati con follow-up a lungo termine prima di approvare definitivamente il vaccino per Covid19.”

“Dallo scorso anno abbiamo sentito da Pfizer e Moderna che l’efficacia del vaccino è del 95% ma come sapranno anche i più entusiasti misurare l’efficacia a due mesi di distanza non ci dice molto sulla durata dell’immunità. L’immunità che svanisce è un problema anche dei vaccini anti influenzali con alcuni studi che mostrano l’assenza di efficacia dopo appena tre mesi che significherebbe che somministrare un vaccino troppo presto non porterebbe a nessuna protezione nel momento in cui il virus influenzale arriverà. Secondo quanto riportato dal Ministro della Salute israeliano a inizio Luglio il vaccino Covid19 ha avuto una caduta dell’efficacia al 64% e a fine Luglio del 39% quando è diventata predominante la variante delta. Questa efficacia è MOLTO BASSA. Infatti, secondo le aspettative dell’FDA, un vaccino per essere approvato deve avere un’efficacia di almeno il 50%. “

“Al momento Israele, che usa quasi totalmente il vaccino Pfizer, ha iniziato a somministrare una terza dose di richiamo a tutti gli over 40 e a partire dal 20 settembre anche gli Stati Uniti somministreranno una terza dose agli adulti dopo 8 mesi dalla seconda.

Analizzando il preprint di Pfizer è evidente una caduta dell’immunità indotta dal vaccino entro il sesto mese dal follow-up già nei dati del 13 Marzo scorso. L’autore dello studio scrive che ha osservato una diminuzione dell’efficacia al 90% fra il 2 e il 4 mese, all’84% dal 4 mese fino al termine dell’analisi (circa 1 mese dopo). Ma anche se queste informazioni erano disponibili a Pfizer in Aprile non sono state pubblicate fino alla fine di Luglio. Ed è difficile immaginare che questa efficacia sia calcolata tenendo conto della variante delta visto che il 77% dei partecipanti al trial erano residenti negli Stati Uniti dove la variante delta non era ancora presente nel momento dell’analisi di questi dati.

Finché non ci saranno nuovi studi clinici che dimostreranno che il richiamo fa aumentare l’efficacia sopra il 50% (senza aumentare gli eventi avversi) non è chiaro se la vaccinazione con doppia dose soddisfa i requisiti minimi del 50% imposti dalla FDA.”

Sempre secondo l’articolo del BMJ ci sono dubbi anche sullo studio a doppio cieco che il produttore avrebbe dovuto produrre per richiedere l’autorizzazione alla FDA:

“A partire da Dicembre Pfizer ha concesso a tutti i partecipanti al trial di uscire dallo studio in cieco e ha fatto vaccinare coloro che avevano ricevuto il placebo. Al 13 Marzo il 93% dei partecipanti è stato vaccinato quindi solo il 7% dei soggetti ha raggiunto i 6 mesi di follow-up per fare un confronto in cieco (un numero assolutamente insufficiente per fare un confronto affidabile). Lo studio quindi non fornisce dati sull’efficacia del vaccino dopo 6 mesi, periodo oltre il quale Israele ha annunciato che l’efficacia sarebbe di solo il 39% (inferiore quindi al 50% minimo necessario per l’approvazione).”

Peter Doshi pone anche dubbi sull’efficacia nel prevenire morti e casi gravi della malattia: “Manca il numero di ospedalizzati nel report. L’efficacia nelle forme gravi, nel preprint, è stata calcolata basandosi su tutto il periodo di controllo (1 caso nei vaccinati contro i 30 nel gruppo che ha ricevuto il placebo) ma non è stato riportato il numero di ospedalizzati per cui non sappiamo se alcuni di questi erano abbastanza malati da richiedere ospedalizzazione.

Sulla prevenzione della morte da covid19 ci sono pochi dati per arrivare a una conclusione: 3 morti da covid19 in totale (1 nel gruppo dei vaccinati contro 2 nel gruppo placebo) e 29 in tutto il periodo di controllo (15 nei vaccinati e 14 nei non vaccinati).”

Peter Doshi conclude il suo articolo così: “Rallentate e fate decidere alla scienza. Non ci sono ragioni legittime per correre a concedere la licenza a un vaccino per il coronavirus. FDA dovrebbe chiedere alle case farmaceutiche di seguire i due anni di controllo come originariamente previsto anche con un gruppo placebo di controllo. E i regolatori dovrebbero aumentare la fiducia nella popolazione assicurando che i dati siano accessibili a tutti”

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