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EMENDAMENTI AL DECRETO LEGGE 44 – OBBLIGO VACCINAZIONE COVID-19 PER LAVORATORI SANITARI E SOCIOSANITARI

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Sono stati depositati in commissione affari costituzionali gli emendamenti al decreto legge 44 che, all’articolo 4, ha introdotto l’obbligo di vaccinazione covid19 per i lavoratori sanitari e sociosanitari.

Trovate tutto il fascicolo degli emendamenti al link del sito del Senato

Prima di analizzare nel dettaglio gli emendamenti più significativi segnaliamo che solo i Senatori Paragone e Ciampolillo (Misto) hanno proposto con gli emendamenti 4.1 e 4.2 di sopprimere del tutto l’articolo (e quindi l’obbligo). Nessun altro emendamento presentato da tutti gli altri rappresentati delle varie forze politiche presenta un segnale forte e chiaro contro l’obbligo vaccinale introdotto dal decreto del Governo.

Analizziamo ora gli emendamenti che potrebbero modificare significativamente il testo del DL in fase di conversione in legge presentati dalle varie forze politiche presenti in Senato. Ricordiamo che l’iter prevede la votazione dei singoli emendamenti in commissione dopo di che Senato e Camera potranno, sulla base dell’orientamento espresso dalle commissioni e dal Governo, approvare il testo così come uscito modificato dalla commissione oppure modificare nuovamente il testo. Il termine per la conversione in legge del DL 44 è il 31 maggio 2021.

PD e Liberi e Uguali con gli emendamenti 4.4 e 4.5 specificano il campo di applicazione dell’obbligo aggiungendo al termine “operatori di interesse sanitario” il termine ” di cui all’articolo 1, comma 2, della legge 1º febbraio 2006, n. 43″. La legge a cui fa riferimento la trovate qui e specifica che “Sono professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione, quelle previste ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, e del decreto del Ministro della sanità 29 marzo 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 118 del 23 maggio 2001, i cui operatori svolgono, in forza di un titolo abilitante rilasciato dallo Stato, attività di prevenzione, assistenza, cura o riabilitazione.”

2. Resta ferma la competenza delle regioni nell’individuazione e formazione dei profili di operatori di interesse sanitario non riconducibili alle professioni sanitarie come definite dal comma 1″

Per quanto riguarda invece la Lega segnaliamo fra i più significativi gli emendamenti:

4.6 : sul campo di applicazione viene aggiunto il termine “svolgono, a qualsiasi titolo, la loro attività” al comma 1, quindi includendo nell’obbligo di fatto chiunque acceda alle strutture anche solo come volontario o tirocinante. Intenzione confermata anche dall’emendamento 4.13 (sempre Lega) che nel comma 3 (quello che determina la procedura di invio dei nominativi) prevedrebbe di aggiungere al testo di legge le parole “indipendentemente dalla tipologia contrattuale, inclusi i somministratori, i lavoratori operanti in forza di un contratto di appalto, i collaboratori, i lavoratori autonomi ed occasionali, i tirocinanti, i laureati in medicina e chirurgia iscritti ai corsi di specializzazione, gli studenti in medicina ed odontoiatria, gli allievi infermieri, i volontari e chiunque svolga una delle attività di cui al comma 1 nelle strutture o negli ambienti ivi previsti”

4.10 : sul campo di applicazione dove è richiesta la vaccinazione obbligatoria vengono aggiunto alle parole “studi professionali” anche “,nelle strutture in cui viene somministrato il vaccino anti CoV-2/COVID-19” ampliando di fatto il campo dell’obbligo a tutti gli operatori sanitari o sociosanitari che lavorano in una qualsiasi struttura dove il vaccino verrà somministrato in futuro.

Merita attenzione anche l’emendamento 4.11 (Lega) che sostituisce la competenza di chi può attestare specifiche condizioni di salute per avere omissione o differimento alla vaccinazione. Non più “il medico di medicina generale” come previsto dal testo del DL44 ma dal “medico del lavoro”. Questo significa che un’eventuale esonero (temporaneo o definitivo) dall’obbligo di vaccinazione non sarà più attestato dal medico di base ma solo dal medico del lavoro qualora questo emendamento fosse approvato.

Per quanto riguarda invece la parte della sanzione ricordiamo che il testo originale del DL 44 prevede, in caso di impossibilità di demansionamento, la sospensione integrale della retribuzione fino al 31 Dicembre 2021. Su questo punto segnaliamo tre emendamenti della Lega (4.20, 4.21 e 4.22) che vorrebbero “alleggerire” la sanzione eliminando la sospensione integrale dello stipendio e sostituendola con “riduzione di un terzo” (4.20) o con la “riduzione di due quinti” (4.21) o infine con la “riduzione della metà” (4.22).

Da tutti i gruppi emendamenti per specificare meglio gli indennizzi da danni vaccinazione, nel dettaglio ci sono:

4.25 (PD) : “11-bis. Le disposizioni di cui alla legge 25 febbraio 1992, n. 210, si applicano a tutti i soggetti che, a causa della vaccinazione di cui al presente articolo, abbiano riportato lesioni o infermità dalle quali sia derivata una menomazione permanente dell’integrità psico-fisica.

4.28 (Lega) : “È comunque garantito il diritto all’indennizzo per chiunque abbia riportato, a causa della vaccinazione di cui al presente articolo, lesioni o infermità permanenti, ai sensi dell’articolo 1, comma 1 della legge 25 febbraio 1992, n. 210”

Questo in breve il riassunto dei principali emendamenti. Continueremo a monitorare giorno dopo giorno l’iter di approvazione di questo decreto ma, ad oggi, rimane evidente come non ci sia NESSUN partito contrario all’obbligo di vaccinazione.

Staff C.Li.Va. Toscana

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VACCINI COVID19 – COSA SUCCEDE ALL’ESTERO?

Mentre in Italia ci apprestiamo ad accogliere l’ennesimo decreto che aumenta le misure restrittive nonostante studi internazionali sostengano che “la chiusura totale non è la migliore arma contro il Covid” e che “la stessa riduzione dei casi di contagio può essere raggiunta attraverso interventi meno restrittivi” (1), i giornali italiani continuano ogni giorno a pubblicizzare il dato dei vaccinati ripetendo come fosse un mantra che solo vaccinandoci potremo tornare alla normalità.

Strano che si debba pubblicizzare un vaccino che qualche professore nei mesi scorsi aveva definito come capace di mettere in ginocchio le resistenze ai vaccini, se fosse davvero così desiderato perché perdere tempo e energie in campagne pubblicitarie e ricerca di testimonial? (2)

Ma vediamo come stanno andando i casi nei Paesi dove la campagna di vaccinazione è decisamente più avanti rispetto a quella italiana. Per far questo abbiamo utilizzato i dati pubblicizzati da AGENAS (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali), sito istituzionale che riporta in un grafico molto esplicativo la percentuale di vaccinati (con 1 o 2 dosi) per ogni 1.000 abitanti di tutti i Paesi dell’Unione Europea (3).

Il primo Paese per numero di vaccinati ogni 1.000 abitanti è Malta, con ben 221.6 dosi ogni 1.000 abitanti (più del doppio della fallimentare organizzazione italiana)

Questo primato di Malta è confermato anche nel tasso di vaccinazioni con due dosi, quello che secondo giornali e politici italiani permetterebbe “il ritorno alla normalità”, con un dato di 7.44/100 abitanti che è quasi triplo rispetto al 2.89 italiano.

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CHE DISASTRO QUESTI VACCINI COVID19!

 

A circa un mese dall’inizio della vaccinazione covid19 in Italia continuano ad arrivare notizie sulla scarsa efficacia e sulla sicurezza da tutto il Mondo.
Abbiamo analizzato la situazione in un nuovo articolo che potete leggere sulle nostre pagine

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Staff C.Li.Va. Toscana

Telegraph
CHE DISASTRO QUESTI VACCINI COVID!
Nonostante i media italiani sbandierino i numeri della campagna di vaccinazione, quasi a segnare un countdown verso la fine dell’emergenza, continuano ad arrivare pessime notizie su efficacia e sicurezza per i 3 vaccini Covid19 attualmente disponibili in Italia: Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Iniziamo dall’efficacia: Il Dottor Fauci ha infatti dichiarato che “i nuovi dati mostrano che i vaccini attualmente sul mercato potrebbero non essere così efficaci per le nuove varianti”, smentendo così quel 95% di efficacia…

La Vita è oltre i DPCM

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“La scuola è sicura. A Firenze 7 studenti positivi su 12mila test”

Queste le parole dell’Assessore all’educazione del Comune di Firenze, Sara Funaro (1); questo il risultato del lavoro di screening che ha trasformato aule e cortili delle scuole fiorentine in ambulatori e presidi sanitari; questo a dimostrazione,l’ennesima, che le scuole non sono un luogo di contagio.

Bene, esercitazione fatta: scuola promossa…e adesso?

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DUE PESI DUE MISURE, ANCHE PER I MORTI

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Secondo il report dell’Istituto Superiore di Sanità il 66.2% dei morti con Covid19 ha colpito persone con almeno 3 patologie preesistenti. Se restringiamo l’analisi all’ultimo trimestre, dove la malattia per fortuna risulta maggiormente curabile negli ospedali, questa percentuale sale al 76.6% mentre le morti di persone senza patologie preesistenti è scesa allo 0.9% (9 casi) [1]

In questi mesi, in un susseguirsi di bollettini e numeri usati per giustificare i decreti, vari politici e influencer da salotto ci hanno spiegato che i morti con il Covid19 avrebbero vissuto ancora molti anni, addirittura secondo uno studio dell’Università di Glasgow [2] si è stimato in 10 anni l’aspettativa di vita residua media.

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OBBLIGHI E TSO

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“Se la curva dei contagi non lo richiederà, non sarà necessario imporre un trattamento sanitario obbligatorio e cercheremo fino all’ultimo di preservare la facoltatività della vaccinazione” [1]

Così ieri sera il Presidente del consiglio Conte rispondeva alle domande dei giornalisti sulla possibile introduzione dell’obbligo per il #vaccino #covid19.

Un film già visto in questi anni sul tema vaccini e che ha visto comitati e associazioni impegnati a combattere obblighi vaccinali e restrizioni dei diritti di autodeterminazione. Nel 2017 la legge Lorenzin 119 ha introdotto obblighi per i minori da 0 a 16 anni scatenando divisioni nella popolazione. Alla fine a pagare sono stati solo i bambini, esclusi dalle comunità scolastiche senza alcun motivo sanitario ma solo per rispondere alle direttive della Global Health Security Agenda [2]. Questa volta i possibili obblighi riguarderanno anche alcune categorie di lavoratori: dal personale sanitario agli insegnanti , dalle forze dell’ordine ai medici. E nel caso qualcuno si senta al sicuro perché “non possono mica licenziarmi se non mi vaccino” vi diamo un consiglio: non date niente per scontato, difendete insieme a noi i diritti di TUTTI, anche se non tocca a voi in prima persona, anche se vi sentite al sicuro… si combatte per un principio, non per difenderci in prima persona.

Noi da 3 anni cerchiamo di fare informazione contro la disinformazione di Stato sul tema vaccini, difendiamo i diritti costituzionali contro false motivazioni di politica e stampa per giustificare obblighi vaccinali, portiamo in tutte le sedi dove ci è concesso le motivazioni di chi non vuole obblighi di trattamenti sanitari senza il rispetto del #consensoinformato.

Apprendiamo che CISL medici Lazio [3] esprime “grandissima preoccupazione sulla sicurezza e sulla efficacia di un vaccino che qualcuno, tra gli abituali frequentatori di salotti televisivi, vorrebbe venisse reso obbligatorio per gli operatori sanitari e magari obbligatorio per la popolazione”, poche settimane fa la federazione nazionale ordini infermieristiche definiva “la vaccinazione antinfluenzale un’opportunità, non un obbligo” [4] e in Toscana il primario Menichetti giustificava con “l’ignoranza la motivazione della bassa adesione di medici e infermieri alla vaccinazione antinfluenzale” [5]

Possiamo definitivamente archiviare la favola delle “mamme informate sui internet che non vaccinano i figli perché credono alle fake news”, a protestare contro obblighi vaccinali e a NON vaccinarsi sono per primi i medici e il personale sanitario.

Per noi nessuna novità: lo abbiamo sempre saputo (e detto) che la scusa del morbillo per giustificare la Legge Lorenzin era solo il primo passo di un progetto più ampio. Diamo il benvenuto a chi invece se ne è accorto solo ora, non è mai troppo tardi per risvegliare la coscienza e scendere in campo per difendere i diritti.

Accoglieremo nuove iscrizioni (gratuite per tutti i cittadini toscani) al comitato felici di allargare la base di protesta, una grande opportunità di aumentare energie e idee.

E per chi vuole associarsi e dare un contributo anche economico ricordiamo che Corvelva, da sempre un punto di riferimento per la lotta contro gli obblighi vaccinali, ha aperto da poco le iscrizioni 2021: https://www.corvelva.it/associati-ora/?fbclid=IwAR3I5nQaUrbI-HAlMSnKyV_E4542Z0GlITN3gfuFjsDfX8YZ3LQ62kZKGs4

Staff C.Li.Va. Toscana

[1] https://abruzzoweb.it/covid-conte-su-tso-per-vaccino-cercheremo-fino-allultimo-di-preservare-la-facoltativita/

[2] https://aifa.gov.it/-/l-italia-capofila-per-le-strategie-vaccinali-a-livello-mondiale

[3] https://www.sanitainformazione.it/omceo-enti-territori/vaccinazione-anti-covid-cisl-medici-lazio-no-ai-decreti-commissariali-che-impongono-lobbligatorieta-ai-sanitari/

[4] https://www.baritoday.it/attualita/protesta-infermieri-obbligo-vaccino-influenza-lettera-emiliano.html

[5] http://iltirreno.gelocal.

GIÙ LE MANI DAI BAMBINI

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Esattamente un anno fa, il 3 dicembre 2019, al Convegno Internazionale OMS sulla Sicurezza dei Vaccini l’antropologa Heidi Larson avvertì la commissione che non avrebbero potuto permettersi di perdere neanche un consenso a causa della mancanza di sicurezza dei vaccini (https://youtu.be/_2iPWh_Jgmw) confessò che sarebbe stato più opportuno far accettare il rischio di una reazione avversa rispetto alla contrazione della malattia.

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VACCINI COVID19 – STUDIO LANCET

https://www.facebook.com/1325093637548307/posts/3623102387747409/?d=n

VACCINI COVID19 – STUDIO LANCET

Il 21 Novembre 2020 è stato pubblicato uno studio su Lancet sui #vaccini #covid19 [1] di cui politici e stampa ci ricordano l’imminente arrivo.

La pubblicazione esprime comunque alcuni dubbi su questi prodotti, riepiloghiamo qui i punti più significativi che speriamo servano ad aprire una discussione seria e priva di conflitti di interesse sull’argomento:

“i risultati dei test sono stati annunciati attraverso comunicati stampa, lasciando molte incertezze [..] Sono disponibili pochi dati sulla sicurezza. Dubbi anche su quanto saranno efficaci nella popolazione più anziana o con patologie pregresse ed è poco chiaro quanto saranno efficaci nella prevenzione dagli effetti più gravi”

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SEMPRE COLPA DEI CITTADINI…

SEMPRE COLPA DEI CITTADINI… Pochi giorni fa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato che un lockdown…

Pubblicato da CLi.Va Toscana Comitato per la libertà di scelta vaccinale Toscana su Sabato 17 ottobre 2020

SEMPRE COLPA DEI CITTADINI…

Pochi giorni fa il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha dichiarato che un lockdown nelle prossime settimane “dipenderà dal comportamento dei cittadini” (1).

Ancora una volta la politica sfrutta alcuni comportamenti per giustificare i propri fallimenti, per evitare critiche alle proprie decisioni e per non ammettere di fare decreti che niente hanno a che vedere con la salute pubblica.

Troppo facile, cari politici, incolpare i cittadini per non ammettere le vostre colpe. Eppure proprio la Camera dei deputati sarà chiusa per lo scoppio di un focolaio di COVID-19 nei prossimi giorni (2) dopo la positività di molti parlamentari, di ogni schieramento politico: il leghista Zoffili, la forzista Gelmini per l’opposizione, la Lorenzin del PD o il capogruppo Crippa per il movimento 5 stelle nella maggioranza tanto per citare alcuni nomi. Ad oggi sono 17 i positivi alla Camera.

E allora ci chiediamo: i contagi sono dovuti al fatto che i politici sono i primi che non rispettano le regole decise dal comitato tecnico scientifico e ratificate dal Governo? Oppure anche rispettando le regole i contagi possono avvennire perchè le regole sono inutili?

Del resto la politica come sempre “predica bene ma razzola male”, come diceva un vecchio proverbio popolare. In questi giorni è scoppiata la polemica perchè i cittadini non stanno scaricando l’applicazione di contact tracing Immuni e questo porterà ad un inasprimento delle norme restrittive a colpi di DPCM del Premier Conte, però poi si scopre che i politici sono proprio i primi che non hanno fatto il download con scuse degne di quando non facevamo i compiti per casa ai tempi della scuola:

“Ho avuto un problema sul cellulare” ha dichiarato l’Onorevole Lorenzin per giustificarsi di non aver scaricato l’applicazione voluta fortemente proprio dal Governo di cui fa parte (3)

“App Immuni? Mia figlia prende sempre il cellulare e me lo incasina” (4) la scusa utilizzata dal leader dell’opposizione Matteo Salvini

“Per il ruolo che rivesto è meglio che non lo faccia” (4) la motivazione per il mancato download invece per il Presidente della commissionme antimafia Nicola Morra (Movimento 5 stelle)

Insomma, la storia si ripete: nel 2017 il Governo Gentiloni utilizzò la scusa della copertura vaccinale sotto al 95% per introdurre 10 vaccini obbligatori. Anche in quel caso la legge era dovuta al mancato senso civico della popolazione, adesso, in emergenza COVID-19, il solito servizio ad hoc della stampa per evidenziare qualche comportamento non rispettoso delle regole sarà utilizzato per comprimere, ancora una volta, diritti costituzionali e libertà inviolabili.

Eppure nessuno ci spiegherà come mai tutti questi casi in Parlamento… sarà colpa dei novax anche in questo caso? Oppure siete proprio voi i primi a non rispettare le (inutili) regole che imponete?

Staff C.Li.Va. Toscana

(1) https://www.corriere.it/politica/20_ottobre_15/lockdown-italia-conte-d1f2201e-0e57-11eb-9df8-9ad18fda6e17.shtml
(2) https://www.repubblica.it/politica/2020/10/17/news/camera_coronavirus_lupi_voto_a_distanza-270878288/
(3) https://www.repubblica.it/politica/2020/10/05/news/covid_positiva_la_deputata_dem_lorenzin-269516364/
(4) https://video.repubblica.it/politica/l-app-immuni-tra-i-parlamentari-salvini-mia-figlia-gioca-col-telefono-morra-per-motivi-di-privacy-non-la-scarico/369038/369619

ORDINANZA REGIONE TOSCANA N.91 DEL 12 OTTOBRE 2020 – Gestione COVID-19 e scuola

ORDINANZA REGIONE TOSCANA N.91 DEL 12 OTTOBRE 2020

Il neo Presidente della Regione Toscana Giani ha emesso in data 12 Ottobre 2020 un’ordinanza specifica per la “gestione dei casi e dei contatti stretti in ambito scolastico” (1). L’ordinanza sostituisce le indicazioni contenute nella delibera 1256 di poche settimane fa ed è mirata a indicare “gli indirizzi operativi per la gestione dei soggetti con sintomi sospetti di COVID-19 e la loro riammissione a scuola o ai servizi educativi per l’infanzia” tramite le indicazioni contenute nell’allegato A (2)

Analizziamo ora i punti principali contenuti nell’ordinanza che, secondo la Giunta, “sono coerenti con quanto previsto dal rapporto n° 58 dell’Istituto Superiore di Sanità (versione 28 Agosto 2020), approvato dalla Conferenza delle Regioni, inserito nel DPCM del 9/9/2020, e dalle altre vigenti disposizioni nazionali e regionali”

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